"La più grande e più bella delle città" secondo Cicerone, Siracusa offre oggi ai visitatori una testimonianza unica dello sviluppo della civiltà mediterranea nell'arco di tre millenni, con una stratificazione archeologica, artistica e culturale greca, romana, bizantina, normanna, barocca unica al mondo.
Molti a Siracusa in questi giorni si stracciano le vesti per la prossima partenza alla volta di Rovereto del Seppellimento di Santa Lucia, la preziosa tela completata da Caravaggio nel 1608 che andrà in Trentino in autunno per una importante mostra organizzata dal Mart e poi tornare in Sicilia a fine anno.
Siracusa è una città ricca d’arte e di storia. E anche nei prossimi mesi non mancheranno le ragioni per visitarla. ARTE.it si è recata a fine agosto nella città aretusea e propone ai propri lettori una breve guida per immagini delle più straordinarie meraviglie custodite in città, patrimonio dell’Unesco dal 2005 assieme alle Necropoli Rupestri di Pantalica.
L'antica Siracusa, comprende il nucleo della fondazione della città a Ortigia da parte dei Greci di Corinto nel 733 avanti Cristo. La città, che Cicerone descrisse come "la più grande e più bella delle città greche” conserva importanti vestigia archeologiche come il Tempio di Atena (V secolo a.C., trasformato in seguito, per divenire l’attuale Duomo, uno dei luoghi più straordinari della città) e il Tempio di Apollo, un Teatro Greco, un Anfiteatro Romano, il Castello Maniace e molto altro ancora.
Come scrive nelle proprie pagine l’Unesco, Siracusa offre “molte testimonianze che narrano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati da Arabo-Musulmani, Normanni, Federico II della dinastia Hohenstaufen (1197 - 1250), Aragonesi e Regno delle Due Sicilie. Siracusa offre una testimonianza unica dello sviluppo della civiltà mediterranea nell'arco di tre millenni”. Tra i musei cittadini va ricordato senza dubbio Palazzo Bellomo, che conserva una importante collezione di opere dall’età bizantina al XVII secolo, tra cui non si può non citare la splendida tela dell’Annunciazione di Antonello da Messina.
Siracusa è una città ricca d’arte e di storia. E anche nei prossimi mesi non mancheranno le ragioni per visitarla. ARTE.it si è recata a fine agosto nella città aretusea e propone ai propri lettori una breve guida per immagini delle più straordinarie meraviglie custodite in città, patrimonio dell’Unesco dal 2005 assieme alle Necropoli Rupestri di Pantalica.
L'antica Siracusa, comprende il nucleo della fondazione della città a Ortigia da parte dei Greci di Corinto nel 733 avanti Cristo. La città, che Cicerone descrisse come "la più grande e più bella delle città greche” conserva importanti vestigia archeologiche come il Tempio di Atena (V secolo a.C., trasformato in seguito, per divenire l’attuale Duomo, uno dei luoghi più straordinari della città) e il Tempio di Apollo, un Teatro Greco, un Anfiteatro Romano, il Castello Maniace e molto altro ancora.
Come scrive nelle proprie pagine l’Unesco, Siracusa offre “molte testimonianze che narrano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati da Arabo-Musulmani, Normanni, Federico II della dinastia Hohenstaufen (1197 - 1250), Aragonesi e Regno delle Due Sicilie. Siracusa offre una testimonianza unica dello sviluppo della civiltà mediterranea nell'arco di tre millenni”. Tra i musei cittadini va ricordato senza dubbio Palazzo Bellomo, che conserva una importante collezione di opere dall’età bizantina al XVII secolo, tra cui non si può non citare la splendida tela dell’Annunciazione di Antonello da Messina.
FOTO
Le meraviglie di Siracusa, senza Caravaggio
Scultore ignoto vicino ai mondi di Francesco Laurana, Lastra tombale di Giovanni Cabastida, XV secolo, Proveniente dalla Cattedrale di Siracusa, Marmo 78 x 205 cm, Siracusa, Isola di Ortigia, Museo di Palazzo Bellomo | Foto: © ARTE.it
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