Jérôme Sessini: Ukraine, Inner Disorder
Dal 01 Ottobre 2015 al 10 Gennaio 2016
Torino
Luogo: Leica Store c/o CAMERA - Centro Italiano per la Fotografia
Indirizzo: via delle Rosine 18
Orari: 11-19; giovedì 11-21. Martedì chiuso
Curatori: Alessia Glaviano
Telefono per informazioni: +39.011.0881150
E-Mail info: camera@camera.to
Sito ufficiale: http://camera.to
Il primo contatto di Sessini con l’Ucraina avviene nel febbraio 2014 durante le proteste di piazza Maidan a Kiev. Da allora il fotografo è tornato nel paese diverse volte per lunghi periodi di tempo, documentando la vita nella regione del Donbass: un lavoro in profondità sulle conseguenze sociali della violenza, che apre una porta su un Paese piombato in un vero e proprio conflitto civile, in un clima da guerra fredda e tensioni tra Est e Ovest.
Sessini affronta la situazione ucraina con grande serietà e capacità di riflessione, che diventa tangibile nelle sue immagini, capaci di instaurare un profondo dialogo con chi osserva: fotografie che non cercano il sensazionalismo ma riescono piuttosto a far sentire i silenzi e la paura, talmente vive che sembra di percepire persino l’umidità dell’aria. Nell’Ucraina di Sessini c’è il sangue della morte ma anche la poesia di Natalia, cui la guerra ha tolto tutto, ma che suona in modo sublime Brahms e Chopin al pianoforte; ci sono gli spari e le urla di Maidan ma anche la pioggia che cade lenta sul silenzio di un paesaggio derubato della sua dignità.
La mostra è composta da 38 immagini di diverso formato, suddivise in 3 sezioni distinte – Mariupol, East Ukraine e Maidan. Saranno inoltre proiettati su 4 monitor i video di documentazione del progetto, oltre a interviste e slide show delle fotografie stesse. A corredo del tutto, sarà a disposizione del pubblico un pannello touch con accesso diretto al sito dedicato alla mostra.
La mostra, curata da Alessia Glaviano, Senior photo editor di “Vogue Italia” e “L’Uomo Vogue”, si propone di presentare i progressi del lavoro del fotografo sull’Ucraina, con un allestimento multimediale in cui le immagini fisse dialogano con contributi video, suoni, interviste e testi. Nell’ottica di rendere accessibili a tutti i contenuti della mostra, Glaviano ha progettato il sito jeromesessiniukraine.com che sarà online dal giorno seguente all’inaugurazione e che rifletterà e completerà l’anima multimediale del progetto con filmati, gallerie fotografiche, mappe interattive e video interviste a Jérôme Sessini.
Jérôme Sessini, francese, classe 1968, è membro della prestigiosa agenzia Magnum Photos dal luglio 2012. Prima del suo lavoro sull’Ucraina, si è concentrato sulle zone d’ombra al confine tra Messico e Stati Uniti, e specialmente a Ciudad Juarez, documentando una terra di nessuno in mano ai cartelli della droga, e immortalando con crudo realismo una realtà inedita, i cui protagonisti – degrado, criminalità giovanile, corruzione, droga e prostituzione – nelle sue ricercate immagini compongono uno spettacolo struggente e veridico. Vincitore di vari riconoscimenti internazionali come il Getty Image Grant, l’Olivier Rebbot Award e il World Press Photos per il suo ultimo lavoro sull’Ucraina, ha pubblicato i suoi lavori su riviste del calibro di Time Magazine, De Standaart, Stern e Le Monde. Ha realizzato numerose mostre personali in occasione del Visa pour l’Image a Perpignan, de Les Rencontres de la Photographie di Arles, e presso la Bibliothèque Nationale François-Mitterrand di Parigi. Il suo libro The Wrong Side (Contrasto 2012) è stato nominato da Aperture come uno dei migliori libri nell’anno.
Sessini affronta la situazione ucraina con grande serietà e capacità di riflessione, che diventa tangibile nelle sue immagini, capaci di instaurare un profondo dialogo con chi osserva: fotografie che non cercano il sensazionalismo ma riescono piuttosto a far sentire i silenzi e la paura, talmente vive che sembra di percepire persino l’umidità dell’aria. Nell’Ucraina di Sessini c’è il sangue della morte ma anche la poesia di Natalia, cui la guerra ha tolto tutto, ma che suona in modo sublime Brahms e Chopin al pianoforte; ci sono gli spari e le urla di Maidan ma anche la pioggia che cade lenta sul silenzio di un paesaggio derubato della sua dignità.
La mostra è composta da 38 immagini di diverso formato, suddivise in 3 sezioni distinte – Mariupol, East Ukraine e Maidan. Saranno inoltre proiettati su 4 monitor i video di documentazione del progetto, oltre a interviste e slide show delle fotografie stesse. A corredo del tutto, sarà a disposizione del pubblico un pannello touch con accesso diretto al sito dedicato alla mostra.
La mostra, curata da Alessia Glaviano, Senior photo editor di “Vogue Italia” e “L’Uomo Vogue”, si propone di presentare i progressi del lavoro del fotografo sull’Ucraina, con un allestimento multimediale in cui le immagini fisse dialogano con contributi video, suoni, interviste e testi. Nell’ottica di rendere accessibili a tutti i contenuti della mostra, Glaviano ha progettato il sito jeromesessiniukraine.com che sarà online dal giorno seguente all’inaugurazione e che rifletterà e completerà l’anima multimediale del progetto con filmati, gallerie fotografiche, mappe interattive e video interviste a Jérôme Sessini.
Jérôme Sessini, francese, classe 1968, è membro della prestigiosa agenzia Magnum Photos dal luglio 2012. Prima del suo lavoro sull’Ucraina, si è concentrato sulle zone d’ombra al confine tra Messico e Stati Uniti, e specialmente a Ciudad Juarez, documentando una terra di nessuno in mano ai cartelli della droga, e immortalando con crudo realismo una realtà inedita, i cui protagonisti – degrado, criminalità giovanile, corruzione, droga e prostituzione – nelle sue ricercate immagini compongono uno spettacolo struggente e veridico. Vincitore di vari riconoscimenti internazionali come il Getty Image Grant, l’Olivier Rebbot Award e il World Press Photos per il suo ultimo lavoro sull’Ucraina, ha pubblicato i suoi lavori su riviste del calibro di Time Magazine, De Standaart, Stern e Le Monde. Ha realizzato numerose mostre personali in occasione del Visa pour l’Image a Perpignan, de Les Rencontres de la Photographie di Arles, e presso la Bibliothèque Nationale François-Mitterrand di Parigi. Il suo libro The Wrong Side (Contrasto 2012) è stato nominato da Aperture come uno dei migliori libri nell’anno.
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