THE CAPTURED HOUSE. ROME
![Andrey Bashtovoy, Larysa Oleksandrivna, 75, stands in front of the ruined facade of her house in the Pavlove Pole residential area Andrey Bashtovoy, Larysa Oleksandrivna, 75, stands in front of the ruined facade of her house in the Pavlove Pole residential area](http://www.arte.it/foto/600x450/72/129897-04_Andrey_Bashtovoy_Larysa_Oleksandrivna_75_stands_in_front_of_the_ruined_facade_of_her_house_in_the_Pavlove_Pole_residential_area.jpg)
Andrey Bashtovoy, Larysa Oleksandrivna, 75, stands in front of the ruined facade of her house in the Pavlove Pole residential area
Dal 10 Giugno 2022 al 16 Giugno 2022
Roma
Luogo: WeGil
Indirizzo: Largo Ascianghi 5
Orari: tutti i giorni 10.00-19.00
Curatori: Katya Taylor
Enti promotori:
- Regione Lazio
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Sito ufficiale: http://thecapturedhouse.com
Dal 10 al 16 giugno 2022, il WeGil di Roma, hub culturale della Regione Lazio nel quartiere Trastevere, gestito dalla società in house LAZIOcrea, ospita THE CAPTURED HOUSE. ROME: 200 opere di artisti ucraini contemporanei che documentano la guerra in Ucraina e incoraggiano il pubblico internazionale a parlare dell'Europa come della "nostra casa comune".
Il titolo della mostra vuole ricordare quel senso di costrizione alla fuga che sta vivendo il popolo ucraino ed è preso in prestito dal libro di Julio Cortázar, Casa Tomada, il cui protagonista è costretto a fuggire dalla propria casa invasa da una forza sconosciuta e da un male incommensurabile.
L’esposizione è promossa dalla Regione Lazio e organizzata dall’Agenzia PORT di Kiev con il supporto del Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina, del Ministero della Cultura e della Politica dell'Informazione dell'Ucraina e vede il coinvolgimento dell'Agenzia Statale dell'Ucraina per l'Arte e l'Educazione Artistica.
Curata da Katya Taylor, che nel 2022 ha creato la Artists Support Ukraine Foundation per aiutare gli artisti ucraini negli hotspot dall’inizio del conflitto, l'esposizione è composta da testimonianze, interpretazioni, ricordi, oggetti che conservano ancora il calore dei loro proprietari e non vuole solamente raccontare gli orrori della guerra, ma essere uno “spazio comune” dove reagire.
Alevtina Kakhidze, Vlada Ralko, Dariia Koltsova, Mikhail Ray, Kinder Album, Evgeniy Maloletka, Maks Levin, Hamlet Zinkivskyi, Ihor Husev, Masha Shubina, Zolotar (Oleksiі Zolotariov), Stas Zhalobniuk, Volodymyr Budnikov sono solo alcuni dei nomi presenti in mostra.
Dopo l’attacco della russia, molti di questi artisti sono rimasti a lavorare nelle città di Kiev, Kharkiv, Cherson e Donetsk e le loro opere esposte oggi a Roma hanno visto la luce durante l’invasione.
“Il compito della mostra The Captured House non è solo quello di informare il pubblico, ma di immergersi nell’atmosfera in cui si trovano oggi gli ucraini. Questo è l'unico modo per sentire cosa sta realmente accadendo e perchè questa guerra dovrebbe essere fermata immediatamente” - ha affermato Katya Taylor, co-organizzatrice del progetto e curatrice della mostra.
La mostra THE CAPTURED HOUSE. ROME, che ha visto come prima tappa Berlino nella sede dell’Alte Munze Art Center nello scorso maggio e che dopo Roma andrà a Parigi e ad Amsterdam, avvicina il pubblico al popolo ucraino attraverso interpretazioni, simboli e codici culturali immergendo lo spettatore nel tragico momento storico che stiamo vivendo, facendo appello ai valori di pace, giustizia e uguaglianza.
Inaugurazione: 10 giugno ore 18.30
Il titolo della mostra vuole ricordare quel senso di costrizione alla fuga che sta vivendo il popolo ucraino ed è preso in prestito dal libro di Julio Cortázar, Casa Tomada, il cui protagonista è costretto a fuggire dalla propria casa invasa da una forza sconosciuta e da un male incommensurabile.
L’esposizione è promossa dalla Regione Lazio e organizzata dall’Agenzia PORT di Kiev con il supporto del Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina, del Ministero della Cultura e della Politica dell'Informazione dell'Ucraina e vede il coinvolgimento dell'Agenzia Statale dell'Ucraina per l'Arte e l'Educazione Artistica.
Curata da Katya Taylor, che nel 2022 ha creato la Artists Support Ukraine Foundation per aiutare gli artisti ucraini negli hotspot dall’inizio del conflitto, l'esposizione è composta da testimonianze, interpretazioni, ricordi, oggetti che conservano ancora il calore dei loro proprietari e non vuole solamente raccontare gli orrori della guerra, ma essere uno “spazio comune” dove reagire.
Alevtina Kakhidze, Vlada Ralko, Dariia Koltsova, Mikhail Ray, Kinder Album, Evgeniy Maloletka, Maks Levin, Hamlet Zinkivskyi, Ihor Husev, Masha Shubina, Zolotar (Oleksiі Zolotariov), Stas Zhalobniuk, Volodymyr Budnikov sono solo alcuni dei nomi presenti in mostra.
Dopo l’attacco della russia, molti di questi artisti sono rimasti a lavorare nelle città di Kiev, Kharkiv, Cherson e Donetsk e le loro opere esposte oggi a Roma hanno visto la luce durante l’invasione.
“Il compito della mostra The Captured House non è solo quello di informare il pubblico, ma di immergersi nell’atmosfera in cui si trovano oggi gli ucraini. Questo è l'unico modo per sentire cosa sta realmente accadendo e perchè questa guerra dovrebbe essere fermata immediatamente” - ha affermato Katya Taylor, co-organizzatrice del progetto e curatrice della mostra.
La mostra THE CAPTURED HOUSE. ROME, che ha visto come prima tappa Berlino nella sede dell’Alte Munze Art Center nello scorso maggio e che dopo Roma andrà a Parigi e ad Amsterdam, avvicina il pubblico al popolo ucraino attraverso interpretazioni, simboli e codici culturali immergendo lo spettatore nel tragico momento storico che stiamo vivendo, facendo appello ai valori di pace, giustizia e uguaglianza.
Inaugurazione: 10 giugno ore 18.30
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