Mario Rossi. Flussi geometrici
![Mario Rossi. Flussi geometrici, Camera dei Deputati - Complesso di Vicolo Valdina, Roma Mario Rossi. Flussi geometrici, Camera dei Deputati - Complesso di Vicolo Valdina, Roma](http://www.arte.it/foto/600x450/f6/21830-3-2.jpg)
Mario Rossi. Flussi geometrici, Camera dei Deputati - Complesso di Vicolo Valdina, Roma
Dal 08 Maggio 2014 al 16 Maggio 2014
Roma
Luogo: Camera dei Deputati - Complesso di Vicolo Valdina
Indirizzo: vicolo Valdina
Curatori: Loris Schermi
Telefono per informazioni: +39 392 2984600?
E-Mail info: info@teoremacultura.com
Giovedì 8 maggio dalle ore 17 alle ore 20 presso gli spazi della Camera dei Deputati del Complesso di vicolo Valdina, nel cuore di Campo Marzio, sarà inaugurata Flussi Geometrici, esposizione personale di Mario Rossi a cura di Loris Schermi.
In mostra una selezione di 12 elaborazioni fotografiche Diasec di un formato che va da cm 80x100 a 100x100 cm.
[…] Gli scatti fotografici – scrive Loris Schermi nel testo in catalogo - diventano moduli che si ripetono e intersecano tra loro formando strutture che sorreggono la composizione creando pieni e vuoti. Frammenti lucidi di ricordi offuscati, pezzi di puzzle che si incastrano tra loro. La stasi e il moto determinano il ritmo delle composizioni, come nella musica.
Nelle sue fotografie traspare il richiamo alla storia dell’arte, alle linee perpendicolari di Mondrian e alla diagonale di Van Doesburg. Gli spazi reali che accolgono questo processo, diventano nelle sue elaborazioni fotografiche, luoghi mentali nei quali l’artista torna in momenti diversi del proprio percorso.
La presenza dell’uomo, a volte solo intuita nello spazio modificato, rimane in una dimensione di anonimato. Viste dall’alto, le persone sembrano perdere la propria umanità, appaiono come formiche incolonnate che seguono la massa, passano, si fermano, ripartono, come minuscoli elementi di un organismo collettivo. Quello che si percepisce è una sorta di danza all’unisono che segue battiti ritmici e sincronizza i movimenti. L’impressione è di trovarsi all’interno di veri e propri labirinti mentali.
È un progetto lucido quello di Mario Rossi, un viaggio pianificato nei meandri dei residui visivi che permangono nella psiche.
Mario Rossi nasce a Napoli nel 1961, vive e lavora a Roma. Si occupa di fotografia dalla fine degli anni settanta, quando inizia da questa città la sua esplorazione del mondo circostante.
Tra le principali mostre personali: Evidenza della forma, Officine Fotografiche, Roma, 2001; FotoGrafia Festival Internazionale di Roma: Museografie, galleria Acta International, Roma, 2006; Walking, galleria Gallerati, Roma, 2007
Tra le principali mostre collettive: Territori di Confine galleria PrimoPianoLivinGallery Lecce, 2008; Fuori3, galleria Gallerati, Roma, 2008; Expectations NY, The Invisible Dog, New York, 2010; Affordable Art Fair; Amsterdam, 2011;
Prix de la Decouverte, Salon de la Photo, Parigi, 2013;
Ha ottenuto I seguenti Riconoscimenti: menzione speciale al concorso Attenzione Talento Fotografico FNAC per il lavoro Evidenza della forma, 2006; autore selezionato alle finali delle competizioni Celeste Prize International e Premio Celeste Italia, 2009; swimming pool, opera selezionata nell’ambito del progetto jpeggy,sponsorizzato da AMACI e Telecom Italia, 2009; vincitore assoluto nella categoria Fotografia e Grafica Digitale nella edizione 2010 del Premio Celeste Italia. finalista al Donkey Art Prize II edizione, 2012; vincitore assoluto nella manifestazione Best Shots International UK, 2013; finalista nella manifestazione International Fine Art Award al Grand Prix da La Decouverte di Parigi e vincitore del terzo posto nella manifestazione Photo Pholio Review di Philadelphia.
È rappresentato in Olanda dalla galleria Chiefs&Spirits dell’Aja.
In mostra una selezione di 12 elaborazioni fotografiche Diasec di un formato che va da cm 80x100 a 100x100 cm.
[…] Gli scatti fotografici – scrive Loris Schermi nel testo in catalogo - diventano moduli che si ripetono e intersecano tra loro formando strutture che sorreggono la composizione creando pieni e vuoti. Frammenti lucidi di ricordi offuscati, pezzi di puzzle che si incastrano tra loro. La stasi e il moto determinano il ritmo delle composizioni, come nella musica.
Nelle sue fotografie traspare il richiamo alla storia dell’arte, alle linee perpendicolari di Mondrian e alla diagonale di Van Doesburg. Gli spazi reali che accolgono questo processo, diventano nelle sue elaborazioni fotografiche, luoghi mentali nei quali l’artista torna in momenti diversi del proprio percorso.
La presenza dell’uomo, a volte solo intuita nello spazio modificato, rimane in una dimensione di anonimato. Viste dall’alto, le persone sembrano perdere la propria umanità, appaiono come formiche incolonnate che seguono la massa, passano, si fermano, ripartono, come minuscoli elementi di un organismo collettivo. Quello che si percepisce è una sorta di danza all’unisono che segue battiti ritmici e sincronizza i movimenti. L’impressione è di trovarsi all’interno di veri e propri labirinti mentali.
È un progetto lucido quello di Mario Rossi, un viaggio pianificato nei meandri dei residui visivi che permangono nella psiche.
Mario Rossi nasce a Napoli nel 1961, vive e lavora a Roma. Si occupa di fotografia dalla fine degli anni settanta, quando inizia da questa città la sua esplorazione del mondo circostante.
Tra le principali mostre personali: Evidenza della forma, Officine Fotografiche, Roma, 2001; FotoGrafia Festival Internazionale di Roma: Museografie, galleria Acta International, Roma, 2006; Walking, galleria Gallerati, Roma, 2007
Tra le principali mostre collettive: Territori di Confine galleria PrimoPianoLivinGallery Lecce, 2008; Fuori3, galleria Gallerati, Roma, 2008; Expectations NY, The Invisible Dog, New York, 2010; Affordable Art Fair; Amsterdam, 2011;
Prix de la Decouverte, Salon de la Photo, Parigi, 2013;
Ha ottenuto I seguenti Riconoscimenti: menzione speciale al concorso Attenzione Talento Fotografico FNAC per il lavoro Evidenza della forma, 2006; autore selezionato alle finali delle competizioni Celeste Prize International e Premio Celeste Italia, 2009; swimming pool, opera selezionata nell’ambito del progetto jpeggy,sponsorizzato da AMACI e Telecom Italia, 2009; vincitore assoluto nella categoria Fotografia e Grafica Digitale nella edizione 2010 del Premio Celeste Italia. finalista al Donkey Art Prize II edizione, 2012; vincitore assoluto nella manifestazione Best Shots International UK, 2013; finalista nella manifestazione International Fine Art Award al Grand Prix da La Decouverte di Parigi e vincitore del terzo posto nella manifestazione Photo Pholio Review di Philadelphia.
È rappresentato in Olanda dalla galleria Chiefs&Spirits dell’Aja.
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