Andrea Bruno. Progettare l’esistente

 

Dal 25 Giugno 2015 al 13 Settembre 2015

Rivoli | Torino

Luogo: Castello di Rivoli

Indirizzo: piazza Mafalda di Savoia

Orari: da martedì a venerdì 10-17; sabato e domenica 10-19

Costo del biglietto: intero € 6.50, ridotto € 4.50; gratuito per i minori di 11 anni, per i disabili e accompagnatori

Telefono per informazioni: +39 011 9565222

E-Mail info: info@castellodirivoli.org

Sito ufficiale: http://www.castellodirivoli.org


In occasione del trentennale del restauro del museo, il Castello di Rivoli offre un tributo all’architetto torinese Andrea Bruno (Torino, 1931). Allestita negli spazi del terzo piano della residenza storica, la mostra ripercorre l’ampia e articolata attività professionale dell’architetto: dai primi progetti svolti negli anni Sessanta, tra i quali i rilievi e il consolidamento del castello abbandonato dopo la seconda guerra mondiale a Rivoli, al più recente progetto del restauro della Cattedrale di Bagrati in Georgia. Da più di cinquanta anni Bruno si occupa del restauro di edifici storici, della progettazione di musei, della realizzazione di abitazioni private e del consolidamento e censimento di siti archeologici in tutto il mondo spesso sotto l’egida dell’Unesco, di cui è consulente dal 1974. Andrea Bruno. 

Progettare l'esistente si articola in tre aree espositive. Il visitatore, giunto al terzo piano, viene accolto dall'effetto ottico e illusorio creato dall'accostamento tra lo sporto panoramico e la sua immagine. Il percorso, dal primo ambiente del sottotetto, si snoda poi attraverso le sale 38 e 37 che ospitano opere della collezione del museo in stretto dialogo con la prassi dell'architetto. Nel grande salone 36 è quindi allestita la storia della carriera professionale di Bruno, tra documenti originali, disegni, prospetti, fotografie e modelli delle principali opere realizzate, con una particolare attenzione al restauro del museo. La mostra continua nella sala 35 con un focus sull’Afghanistan e si conclude nella 34, con una nuova opera dalla collezione del museo. 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI