Nara Ciuti. Il colore dei sogni

Nara Ciuti. Il colore dei sogni
Dal 24 Ottobre 2015 al 04 Novembre 2015
Pisa
Luogo: GAMeC CentroArteModerna
Indirizzo: lungarno Mediceo 26
Orari: mar-dom 10-12.30 e 16,30-19; domenica 25 ottobre 17-19,30
Curatori: Massimiliano Sbrana
Telefono per informazioni: +39 050 542630
E-Mail info: info@centroartemoderna.com
Sito ufficiale: http://www.centroartemoderna.com
Si inaugurerà Sabato 24 Ottobre 2015 alle ore 18,00 presso gli spazi espositivi del GAMeC CentroArteModerna di Pisa (sala Fibonacci), a cura di Massimiliano Sbrana, sul Lungarno Mediceo al n.26, la mostra "Il colore dei sogni" omaggio della famiglia alla pittrice recentemente scomparsa NARA CIUTI.
Nara Ciuti nasce a Lucca nel 1933 e fin da giovane mostra una grande passione per la pittura. Autrice schiva e non amante della grande ribalta, trova più tardi nel genere "Naif" la sua forma espressiva preferita ed un linguaggio che rispondesse al suo bisogno di autenticita' e di poesia.
Nelle sue opere quindi ogni scena diviene un racconto, una narrazione in bilico tra la fiaba ed il ricordo in cui la vita può finalmente essere semplice, scandita solo dal passaggio naturale delle stagioni, imbevuta di antichi valori ormai perduti.
Un idilliaco e quieto mondo, quello raccontato da Nara Ciuti, che l'avvento dell'inevitabile del mercato dell'arte non ha però pregiudicato, confermando invece ancora oggi, a pochi mesi dalla scomparsa, le caratteristiche che furono alla base della pittura Naif (o come alcuni studiosi l'hanno rinominato "neoprivitivista") ossia "la spontaneità e l'ingenuità".
Nara Ciuti nasce a Lucca nel 1933 e fin da giovane mostra una grande passione per la pittura. Autrice schiva e non amante della grande ribalta, trova più tardi nel genere "Naif" la sua forma espressiva preferita ed un linguaggio che rispondesse al suo bisogno di autenticita' e di poesia.
Nelle sue opere quindi ogni scena diviene un racconto, una narrazione in bilico tra la fiaba ed il ricordo in cui la vita può finalmente essere semplice, scandita solo dal passaggio naturale delle stagioni, imbevuta di antichi valori ormai perduti.
Un idilliaco e quieto mondo, quello raccontato da Nara Ciuti, che l'avvento dell'inevitabile del mercato dell'arte non ha però pregiudicato, confermando invece ancora oggi, a pochi mesi dalla scomparsa, le caratteristiche che furono alla base della pittura Naif (o come alcuni studiosi l'hanno rinominato "neoprivitivista") ossia "la spontaneità e l'ingenuità".
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