Giuseppe Veneziano. Fantasy
Dal 08 Marzo 2019 al 05 Maggio 2019
Palermo
Luogo: Palazzo Belmonte Riso
Indirizzo: via Vittorio Emanuele 365
Orari: da martedì a domenica 10-20; lunedì chiuso eccetto festivi (la biglietteria chiude trenta minuti prima)
Curatori: Aurelio Pes
Enti promotori:
- Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità siciliana
- Polo Museale di Arte Moderna e Contemporanea di Palermo
Costo del biglietto: € 6
Telefono per informazioni: +39 091 320532
E-Mail info: info@palazzoriso.it
Sito ufficiale: http://www.palazzoriso.it
Il giorno venerdì 8 Marzo 2019 alle ore 18.00, l’Assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana Sebastiano Tusa, il Direttore Generale Sergio Alessandro, la Direttrice del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Palermo Valeria Patrizia Li Vigni, inaugurano in presenza dell’artista Fantasy, mostra personale di Giuseppe Veneziano a cura di Aurelio Pes.
Un nuovo importante appuntamento per Veneziano, dopo il successo delle mostre di Massa al Palazzo Ducale e di Seravezza a Palazzo Mediceo, l’artista, in occasione della personale palermitana, allestita all’interno del piano nobile di Palazzo Belmonte Riso, presenterà al pubblico quaranta lavori, fra opere pittoriche e scultoree e realizzerà un’opera inedita, dedicata alla Città di Palermo.
Veneziano, utilizza la pittura, evitando una denuncia ormai usurata, a vantaggio di un’analisi e una riflessione profonda sul vivere sociale.
I suoi personaggi entrano a far parte di una composizione pittorica e scultorea, dove classicità e pop art si fondono dialogando con un linguaggio fatto di simboli e citazioni.
Le opere si presentano al pubblico come un libro da leggere, da interpretare, da capire, il messaggio è complesso ed è presente ovunque nella minuziosa rappresentazione dei dettagli.
Gesti e personaggi appartenenti alla sfera della memoria collettiva vengono dall’artista reinterpretati cercando di eludere qualsiasi banalità.
Aurelio Pes li descrive così: “Il mondo di Veneziano è quello di chi ha saputo andare, come Alice, oltre lo specchio per affermare, ebbro di libertà: “Che importa mai dove potrà trovarsi il mio corpo? La mia mente seguita a lavorare lo stesso. Anzi più mi trovo a testa in giù più invento cose inusitate”. Come per esempio accade al Cristo crocifisso, che levita nell’azzurro insieme ai palloncini gonfi d’aria che lo sorreggono, o all’immagine splendida della Madonna che coccola un bambino già gravido di storia, in divisa militare, con la svastica in evidenza sul braccio sinistro, i capelli stirati sulla fronte e i baffetti mozzati alla Chaplin, che cerca un’impossibile redenzione. Giacché, seguendo Sant’Agostino, anche il bimbo in Veneziano è carico di vizi, il piccolo Hitler - anagrammato - a tre anni è già Rethil.
Né si salva Biancaneve, che allo specchio civetta con il suo corpo nudo; o presenzia a scene
sado-maso; o uccide i sette nani colpendoli con una pistola alle spalle, e duplica il suo volto con l’immagine della crudele regina, mostrando nel contempo, con un colpo d’anca, la coscia ignuda”.
“Il Museo Riso - dichiara Valeria Patrizia Li Vigni, Direttrice del Polo Museale Regionale d’Arte Moderna e Contemporanea-sempre attento ai linguaggi del contemporaneo, presenta un artista siciliano di grande tempra, che presenta una mostra innovativa dove arte musica e spettacolosi si fondono per fornire un messaggio inequivocabile che rientra pienamente negli scopi del Polo, che ospita e promuove nuovi artisti. Giuseppe Veneziano è considerato uno degli esponenti di maggior rilievo della New Pop italiana ed è tra i più importanti della sua generazione, l'artista di Riesi si è affermato con la caparbia volontà nel descrivendo "l'Illegibile" proiettandosi oltre le cose reali con voli pindarici, cogliendo il senso profondo delle cose, come sottolinea Aurelio Pes curatore della mostra.
Il mondo dell’infanzia, è l'elemento trainante per argomentare sulle verità nascoste e taciute.
Artista contestato per le sue satire ha raccolto numerosi sucessi in Italia e all'estero
Il curatore ha previsto un allestimento basato sul variare dei sette colori dell'acobaleno scandito dalle musiche di Leopold Stokowski per il film Fantasy di Walt Disney, in una mostra che attraverso l'arte, la musica e la scenografia cattura l'attenzione di un visitatore esigente.”
E così , come ci scrive Pes il bal masqué troverà la sua rappresentazione sonora .
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