Iacopo Pinelli. Storie di alterazioni spaziali
![Iacopo Pinelli, Da dove veniamo, 2024, cm. 45x30x9, ferro, cemento e fusione in ottone similoro Iacopo Pinelli, Da dove veniamo, 2024, cm. 45x30x9, ferro, cemento e fusione in ottone similoro](http://www.arte.it/foto/600x450/15/149717-Iacopo_Pinelli_Da_dove_veniamo_45x30x9_cm_ferro_cemento_e_fusione_in_ottone_similoro_2024_4_.jpg)
Iacopo Pinelli, Da dove veniamo, 2024, cm. 45x30x9, ferro, cemento e fusione in ottone similoro
Dal 18 Maggio 2024 al 25 Luglio 2024
Napoli
Luogo: Shazar Gallery
Indirizzo: Via Pasquale Scura 8
Orari: dal martedì al sabato dalle 14.30 alle 19.30 e su appuntamento
Curatori: Domenico de Chirico
Telefono per informazioni: +39 081 1812 6773
E-Mail info: info@shazargallery.com
Sito ufficiale: http://www.shazargallery.com
Sabato 18 maggio, dalle ore 17.00, la Shazar Gallery presenta Storie di alterazioni spaziali di Iacopo Pinelli a cura di Domenico de Chirico, la seconda personale negli spazi di via Scura del giovane artista di origini bresciane. Il percorso espositivo sviluppa un progetto ad hoc elaborato per oltre un anno mettendo in mostra un gruppo di installazioni in cui il concetto di “restauro del tempo” diventa protezione, riscoperta, analisi e cura. Secondo il curatore Domenico de Chirico “L'intera serie di questo nuovo ciclo di opere consiste in una vera e propria riconquista del tempo per mezzo di piccoli gesti quotidiani di conservazione e catalogazione.” Attraverso l’accostamento del materiale caro a Pinelli, il cemento, e le tracce organiche da lui raccolte in un lungo processo di attesa e studio, il fluire del tempo appare nelle minuzie che portano al pubblico storie di angoli trascurati, di vuoti a cui appendere identità, di passaggi animati e di cicli eterni.
In Chiedilo alla polvere le cornici di legno ripropongono il vuoto creato dai fori che l'artista ha praticato nel proprio studio conservando la polvere ottenuta e riproponendola come segno tangibile del processo. Il lavoro Venerdi pomeriggio celebra la consapevolezza delle piccole azioni quotidiane, catturando i risultati di una ciclica pulizia in oggetti di resina trasparente. Da dove veniamo racconta del lungo recupero dei semi trasportati o digeriti dai volatili, mentre Alterazioni spaziali mostra, attraverso lenti di ingrandimento, il passaggio di piccoli insetti attraverso delle tracce che segnano alcuni fogli di carta inseriti in porzioni di architetture domestiche.
“In “Storie di alterazioni spaziali” tutto è magicamente frutto del divenire del tempo, della casualità e della volontà di interazione con altri esseri o elementi e, in questo caso, anche della mano dell'artista …”
Iacopo Pinelli (Gavardo - BS, 1993) vincitore nel 2016 del primo premio di New Italian Talent a cura di Flavia Motolese e Mario Napoli, ha attirato subito l’attenzione degli addetti al settore per un linguaggio intenso e innovativo. Ha esposto in numerose mostre nazionali (Roma, Torino, Genova) e internazionali (Madrid, Romania), le sue opere fanno parte di importanti collezioni come Marval Collection (Milano – Berlino), Kells Collection (Santander, Spagna), Tuytens Collection (Bruxelles).
In Chiedilo alla polvere le cornici di legno ripropongono il vuoto creato dai fori che l'artista ha praticato nel proprio studio conservando la polvere ottenuta e riproponendola come segno tangibile del processo. Il lavoro Venerdi pomeriggio celebra la consapevolezza delle piccole azioni quotidiane, catturando i risultati di una ciclica pulizia in oggetti di resina trasparente. Da dove veniamo racconta del lungo recupero dei semi trasportati o digeriti dai volatili, mentre Alterazioni spaziali mostra, attraverso lenti di ingrandimento, il passaggio di piccoli insetti attraverso delle tracce che segnano alcuni fogli di carta inseriti in porzioni di architetture domestiche.
“In “Storie di alterazioni spaziali” tutto è magicamente frutto del divenire del tempo, della casualità e della volontà di interazione con altri esseri o elementi e, in questo caso, anche della mano dell'artista …”
Iacopo Pinelli (Gavardo - BS, 1993) vincitore nel 2016 del primo premio di New Italian Talent a cura di Flavia Motolese e Mario Napoli, ha attirato subito l’attenzione degli addetti al settore per un linguaggio intenso e innovativo. Ha esposto in numerose mostre nazionali (Roma, Torino, Genova) e internazionali (Madrid, Romania), le sue opere fanno parte di importanti collezioni come Marval Collection (Milano – Berlino), Kells Collection (Santander, Spagna), Tuytens Collection (Bruxelles).
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Leonardo Meoni. Gli altri colori purtroppo, sono tutti caduti