Mimmo Rotella. Decostruzioni Urbane
Dal 28 Maggio 2014 al 20 Luglio 2014
Milano
Luogo: Il Castello Modern and Contemporary Art
Indirizzo: via Brera 16
Orari: dal martedi al sabato 11-13,30 / 15-19; lunedi 15-19
Curatori: Adriano Conte, Marcello Conte
Telefono per informazioni: +39 02 862913
E-Mail info: info@ilcastelloarte.it
Sito ufficiale: http://www.ilcastelloarte.it
Il 28 maggio 2014 alle 18,30 inaugura alla galleria Il Castello Modern and Contemporary Art la mostra Decostruzioni Urbane con 20 opere di Mimmo Rotella, alcune mai esposte al pubblico, facenti parte della collezione privata di Adriano Conte e Marcello Conte, proprietari della galleria e curatori dell’esposizione, con la direzione creativa di Elisa Ajelli.
Il percorso espositivo propone ai visitatori opere realizzate in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’40 alla fine degli anni ’80. Il punto di partenza è caratterizzato da alcuni disegni su carta elaborati negli anni della formazione, durante i quali Rotella emerse per la spiccata vena sperimentale e per le composizioni geometriche e astratte.
La mostra prosegue con alcune opere clou che rappresentano i momenti di trasformazione in cui l’artista identifica ed esprime ogni volta un nuovo linguaggio: retro-affiche, “pre-sintesi dei processi simultanei di esplosione dei linguaggi visivi e sonori” (Pierre Restany), effaçage, decollage e sovrapitture.
Il periodo artistico esplorato nell’esposizione si conclude con le lamiere, punto di arrivo in termini di sperimentazione, ma punto di partenza verso un rinnovato rapporto con il contesto urbano e metropolitano decostruito e dialettico, sempre in un’ottica in cui l’arte, come sostiene l’autore nei suoi scritti, “è libera, euforica, piena d'ironia, né volgare né popolare e mira soprattutto alla creazione di un linguaggio inedito”.
Il percorso espositivo propone ai visitatori opere realizzate in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’40 alla fine degli anni ’80. Il punto di partenza è caratterizzato da alcuni disegni su carta elaborati negli anni della formazione, durante i quali Rotella emerse per la spiccata vena sperimentale e per le composizioni geometriche e astratte.
La mostra prosegue con alcune opere clou che rappresentano i momenti di trasformazione in cui l’artista identifica ed esprime ogni volta un nuovo linguaggio: retro-affiche, “pre-sintesi dei processi simultanei di esplosione dei linguaggi visivi e sonori” (Pierre Restany), effaçage, decollage e sovrapitture.
Il periodo artistico esplorato nell’esposizione si conclude con le lamiere, punto di arrivo in termini di sperimentazione, ma punto di partenza verso un rinnovato rapporto con il contesto urbano e metropolitano decostruito e dialettico, sempre in un’ottica in cui l’arte, come sostiene l’autore nei suoi scritti, “è libera, euforica, piena d'ironia, né volgare né popolare e mira soprattutto alla creazione di un linguaggio inedito”.
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