Figurazione 2019, 3 personalità a confronto: Ciao, Comotti e Doni

Gaetano Ciao, Ritratto con quadri alle spalle, cm. 95x70

 

Dal 19 Giugno 2019 al 28 Giugno 2019

Milano

Luogo: Spazio E

Indirizzo: Alzaia Naviglio Grande 4

Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 11 alle 19. Chiuso il lunedì

Costo del biglietto: ingresso gratuito

E-Mail info: aestdelleden@libero.it



Si inaugura mercoledì 19 giugno 2019, alle ore 18,30 allo Spazio E di Milano, Alzaia Naviglio Grande,4 la mostra intitolata “Figurazione 2019, 3 personalità a confronto: Ciao, Comotti e Doni”, a cura di Virgilio Patarini, Catalogo Zamenhof Art, che vede a confronto 3 mini personali di 7/8 opere ciascuno degli artisti Gaetano Ciao, Marian Comotti e Daniela Doni, all’insegna di una figurazione contemporanea che va una pittura sintetica e stilizzata fino ad una figurazione contaminata con l’Informale, con tecniche e materiali classici come la pittura a olio su tela accanto altri più contemporanei e innovativi come la stampa digitale.

Nella varietà di tecniche e stili una cosa accomuna il lavoro di ciascuno dei tre: la ricerca di una figurazione contemporanea che sia al tempo stesso classica e innovativa. Parrebbe un ossimoro ma non lo è
L’artista visionario e inquieto Gaetano Ciao affronta il tema classico del ritratto e dell’autoritratto con un disegno rapido, corsivo, graffiante che cerca di scandagliare l’anima che si cela dietro i tratti somatici, ambientando i suoi ritratti in spazi vuoti allusi spesso solo da pochi segni che rappresentano una sorta di stanze interiori, fortemente allusive
Anche la più classicheggiante Marian Comotti affronta il tema della figura umana, caricando le sue opere di un carattere spiccatamente simbolico ed evocativo. Il segno è stilizzato, a tratti secondo linee geometriche e con una stesura del colore che scompone la superficie tondeggiante dei corpi in poliedri irregolari.
Più spinta è la scomposizione della figura effettuata da Daniela Doni che sfalda forme e tratti somatici fino ad una estrema essenzialità e che spinge la figurazione al confine con l’informe e l’Informale, con spatolate di colore denso e vibrante. La sua attenzione si rivolge poi più frequentemente ai gruppi, alle piccole folle, piuttosto che ai singoli individui, cercando di rendere il pulsare vivace della vita.
Vi.P.

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