100 incisioni di Agostino Zaliani e Teodoro Cotugno

Agostino Zaliani, L'ultimo Tratto, aquaforte, 1982, mm. 145x100
Dal 09 Febbraio 2017 al 25 Febbraio 2017
Milano
Luogo: Studio Bolzani
Indirizzo: Galleria Strasburgo 3
Telefono per informazioni: +39 02 76 00 13 35
E-Mail info: studiobolzani@libero.it
Studio Bolzani da giovedi 9 febbraio alle 18 espone 100 incisioni di Agostino Zaliani e Teodoro Cotugno, Scorci e natura dei paesaggi lombardi che talvolta sconfinano al mare. Acqueforti di piccole dimensioni, grandi lastre con simile poetica
Una mostra dedicata a due artisti nello stesso tempo uguali, ma diversi. Uguali nella forma artistica, entrambi fini incisori. Diversi nell’ispirazione, Cotugno, grande interprete dell’inverno del germe che conclude la vita, ma che contiene il germe della rinascita.
Zaliani interpreta la natura nell’evolversi.
Dalla fusione o contaminatio di questi mondi nasce un particolare senso di coinvolgimento.
Teodoro Cotugno nasce a Desio nel 1943
Nel 1963 inizia la sua atttvita’ artistica. Nel 1970 espone alla Galleria Civica di Lecco Negli anni 80 espone alla Biblioteca Sormani, alla casa di Raffaello di Urbino viene presentato da Walter Piacesi, e in varie gallerie italiane.
Paolo Bellini lo invita nel 93 alla Rassegna ‘L’incisione Italiana del XX secolo (Palazzo Dugnani Milano).
Di lui hanno scritto numerosi critici ed in particolare Ferdinando Arisi, Paolo Bellini, Renzo Biasion, Aldo Caserini, Enzo Fabiani, Patrizia Foglia, Marco Fragonara, Stefano Fugazza, Chiara Gatti, Tino Gipponi, Trento Longaretti, Walter Piacesi, Dino Villani. Le sue opere sono apprezzate da vari collezionisti italiani e stranieri, figurano in raccolte d’arte e Circoli Culturali.
Il Gabinetto delle Stampe Antiche e moderne di Bagnacavallo possiede piu’di cinquanta incisioni dell’artista.
Agostino Zaliani (Pavia 1932 - Milano 2014 )
Nel 1976 Inizia ad incidere le lastre all’acquaforte
Le consultazioni essenziali, le forti attrazioni di Zaliani sono l’opera incisa di Rembrandt, di Giorgio Morandi e di Whistler.
L’arte dell’incisione lo prende totalmente e si moltiplicano le mostre e le partecipazioni a numerose rassegne.
Di lui hanno scritto i maggiori critici nel campo dell’arte e della grafica come: Paolo Bellini, Guido Bezzola, Matteo Bianchi, Luigi Cavallo, Gio’ Pomodoro, Chiara Gatti ed altri.
Figura nei principali cataloghi d’arte, collezioni private e pubbliche, tra cui la Civica Raccolta di Stampe Bertarelli.
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