Michele Zaza. Universo cosmico
![© Michele Zaza © Michele Zaza](http://www.arte.it/foto/600x450/26/146619-Zaza.jpg)
© Michele Zaza
Dal 20 Gennaio 2024 al 25 Febbraio 2024
Foggia
Luogo: Contemporanea Galleria d’Arte
Indirizzo: Viale Michelangelo 65
Orari: tutti i giorni (festivi inclusi) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00
E-Mail info: artebenvenuto@gmail.com
Un universo interiore e magico in cui le figure assumono la valenza di viaggiatori che risalgono alla propria origine per riscoprire se stessi.
È quanto emerge dalle opere di Michele Zaza, tra i più acclamati artisti multimediali italiani, in esposizione dal 20 gennaio al 25 febbraio alla Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia con la mostra “Universo cosmico”.
“Sono felicissimo di ospitare le opere di un grande artista italiano di origini pugliesi - dichiara Giuseppe Benvenuto, direttore della Contemporanea Galleria d’Arte. La mostra sarà un excursus della cinquantennale attività di Zaza, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Un’antologia che affascinerà il visitatore facendogli compiere un viaggio in un universo magico”.
La ricerca di Zaza si snoda su doppi cardini: nascita-morte, psichico-fisico, divino-umano, luce-ombra, razionale-trascendentale. A interessarlo è il concetto di un’esistenza fondata sugli opposti. Secondo l’artista “il linguaggio dell’arte possiede la qualità di trascendere il reale fino a sostituirlo con un’ulteriore apparenza, più conforme alla verità soggettiva, ed è così che se la routine del quotidiano uccide l’arte, questa, a sua volta, risorge per uccidere la quotidianità”.
Sulla sua arte si è espresso anche Germano Celant, critico d’arte che fondò l’Arte Povera, scomparso tre anni fa. Nel 2008 di Zaza scriveva: “Rispetto all’assolutismo di una fotografia che crede solo nelle affermazioni comunicazionali o pubblicitarie, Zaza crede in un’identificazione, che viene dal passato e dalla memoria, piena di partecipazione emotiva e ancestrale che gli permette di eliminare dall’arte il senso di solitudine e di isolamento che l’affligge. Le sue sequenze risultano allora insiemi vertiginosi dove le figure primitive si mescolano alle nozioni della contemporaneità. Vere impronte lasciate sui muri che intrecciano un molteplice passato ad un attuale presente”.
All’inaugurazione della mostra, in programma alle 18.30 di sabato 20 gennaio parteciperà anche Pietro Di Terlizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia.
La personale sarà visitabile tutti i giorni (festivi inclusi) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, fino al 25 febbraio.
È quanto emerge dalle opere di Michele Zaza, tra i più acclamati artisti multimediali italiani, in esposizione dal 20 gennaio al 25 febbraio alla Contemporanea Galleria d’Arte di Foggia con la mostra “Universo cosmico”.
“Sono felicissimo di ospitare le opere di un grande artista italiano di origini pugliesi - dichiara Giuseppe Benvenuto, direttore della Contemporanea Galleria d’Arte. La mostra sarà un excursus della cinquantennale attività di Zaza, dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Un’antologia che affascinerà il visitatore facendogli compiere un viaggio in un universo magico”.
La ricerca di Zaza si snoda su doppi cardini: nascita-morte, psichico-fisico, divino-umano, luce-ombra, razionale-trascendentale. A interessarlo è il concetto di un’esistenza fondata sugli opposti. Secondo l’artista “il linguaggio dell’arte possiede la qualità di trascendere il reale fino a sostituirlo con un’ulteriore apparenza, più conforme alla verità soggettiva, ed è così che se la routine del quotidiano uccide l’arte, questa, a sua volta, risorge per uccidere la quotidianità”.
Sulla sua arte si è espresso anche Germano Celant, critico d’arte che fondò l’Arte Povera, scomparso tre anni fa. Nel 2008 di Zaza scriveva: “Rispetto all’assolutismo di una fotografia che crede solo nelle affermazioni comunicazionali o pubblicitarie, Zaza crede in un’identificazione, che viene dal passato e dalla memoria, piena di partecipazione emotiva e ancestrale che gli permette di eliminare dall’arte il senso di solitudine e di isolamento che l’affligge. Le sue sequenze risultano allora insiemi vertiginosi dove le figure primitive si mescolano alle nozioni della contemporaneità. Vere impronte lasciate sui muri che intrecciano un molteplice passato ad un attuale presente”.
All’inaugurazione della mostra, in programma alle 18.30 di sabato 20 gennaio parteciperà anche Pietro Di Terlizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Foggia.
La personale sarà visitabile tutti i giorni (festivi inclusi) dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.00, fino al 25 febbraio.
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