Marco Colella. Le Emozioni dello Sguardo

Marco Colella. Le Emozioni dello Sguardo, Galleria Via Larga - Palazzo Medici Riccardi, Firenze
Dal 25 Febbraio 2014 al 16 Marzo 2014
Firenze
Luogo: Galleria Via Larga - Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: via Cavour 7/r
Orari: 10-12 / 16-19
Curatori: Roberta Fiorini
Enti promotori:
- Provincia di Firenze
Telefono per informazioni: +39 055 2760213
E-Mail info: beatrice@galleriadelpalazzo.com
Sito ufficiale: http://www.galleriadelpalazzo.com
Marco Colella nasce a Firenze nel 1986. Dopo essersi diplomato al Liceo Artistico di Firenze prosegue i suoi studi presso la "Scuola Internazionale di Comics" e all'Accademia di Belle Arti. Da queste esperienze si va formando un percorso artistico che vede come punto di incontro il connubio tra il segno espressivo del fumetto con la matericità del colore.
Nel 2009 partecipa all'evento "I fantasmi di Scano Boa", Comune di Porto Tolle, promosso dall'Associazione alla Cultura in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Firenze e con il gruppo Arte Sentimentale: esposizione di quadri e xilografie che viene presentata tra 2009 e 2011 a Firenze, Galleria Florence Art, Caffè Storico Letterario Giubbe Rosse, Stamperia Edi Grafica, a Castelmassa (Firenze), al Comune di Calto, Fiesso Umbertiano e Taglio di Po (Rovigo).
Diventa membro delle associazioni culturali “Amedeo Lanci”, Gadarte, Simultanea Spazi d'Arte. Partecipa ai Premi “Lanci per l'Arte” e 49° “Cardo d'Argento”, al xxx “Premio Firenze" viene selezionato con esposizione a Palazzo Bastogi (Firenze).
Nel 2012-2013 partecipa a diverse rassegne: “Pop Art Today”- Racconti contemporanei, presso la galleria Simultanea Spazi d’Arte, la mostra per il “Lions Day” alle Giubbe Rosse, "C'era una volta" presso Simultanea Spazi d’Arte, a Firenze, nel Teatro della Rosa a Pontremoli, allo Spazio EventArt di Pergine (Trento). E' stato invitato al Museo di Zyrardow, in Polonia, per la periodica mostra di “Manufaktura Satyry”.
“Marco Colella giunge ad una stilizzazione che coniuga la sintesi formale al tripudio del colore stabilendo un’efficace sintonia tra la sua pratica pittorica e quella della grafica del fumetto. Le sue figurazioni connettono il soggetto allo spazio in una visione caleidoscopica prismatica, sottolineando i contorni, separando geometricamente le zone cromatiche, eppure sortendo l’effetto unificante di un’immagine congrua che non rinuncia ad evocare i volumi nei giochi di luce e d’ombra. I suoi racconti sono frammenti di vita, ritratti di invenzione, madonne oppure briganti, ma nella varietà tematica emerge l’imprinting di un’iconizzazione sua propria, negli occhi grandi e rettangolari come acquari, nelle labbra solide e chiuse, creando un pattern d’espressività che diviene sua sigla.”
Roberta Fiorini
Nel 2009 partecipa all'evento "I fantasmi di Scano Boa", Comune di Porto Tolle, promosso dall'Associazione alla Cultura in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Firenze e con il gruppo Arte Sentimentale: esposizione di quadri e xilografie che viene presentata tra 2009 e 2011 a Firenze, Galleria Florence Art, Caffè Storico Letterario Giubbe Rosse, Stamperia Edi Grafica, a Castelmassa (Firenze), al Comune di Calto, Fiesso Umbertiano e Taglio di Po (Rovigo).
Diventa membro delle associazioni culturali “Amedeo Lanci”, Gadarte, Simultanea Spazi d'Arte. Partecipa ai Premi “Lanci per l'Arte” e 49° “Cardo d'Argento”, al xxx “Premio Firenze" viene selezionato con esposizione a Palazzo Bastogi (Firenze).
Nel 2012-2013 partecipa a diverse rassegne: “Pop Art Today”- Racconti contemporanei, presso la galleria Simultanea Spazi d’Arte, la mostra per il “Lions Day” alle Giubbe Rosse, "C'era una volta" presso Simultanea Spazi d’Arte, a Firenze, nel Teatro della Rosa a Pontremoli, allo Spazio EventArt di Pergine (Trento). E' stato invitato al Museo di Zyrardow, in Polonia, per la periodica mostra di “Manufaktura Satyry”.
“Marco Colella giunge ad una stilizzazione che coniuga la sintesi formale al tripudio del colore stabilendo un’efficace sintonia tra la sua pratica pittorica e quella della grafica del fumetto. Le sue figurazioni connettono il soggetto allo spazio in una visione caleidoscopica prismatica, sottolineando i contorni, separando geometricamente le zone cromatiche, eppure sortendo l’effetto unificante di un’immagine congrua che non rinuncia ad evocare i volumi nei giochi di luce e d’ombra. I suoi racconti sono frammenti di vita, ritratti di invenzione, madonne oppure briganti, ma nella varietà tematica emerge l’imprinting di un’iconizzazione sua propria, negli occhi grandi e rettangolari come acquari, nelle labbra solide e chiuse, creando un pattern d’espressività che diviene sua sigla.”
Roberta Fiorini
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