Angela Chiti. In ascolto
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Angela Chiti. In ascolto, Palazzo Medici Riccardi, Firenze
Dal 05 Settembre 2013 al 29 Settembre 2013
Firenze
Luogo: Palazzo Medici Riccardi
Indirizzo: via Cavour 3
Orari: 9-18; chiuso mercoledi
Curatori: Sonia Zampini
Telefono per informazioni: +39 055 2760340
E-Mail info: apt@firenzeturismo.it
Sito ufficiale: http://www.palazzo-medici.it
Presso le sale espositive al primo piano di Palazzo Medici Riccardi sarà inaugurata il 5 settembre la mostra “In ascolto” della fotografa Angela Chiti a cura di Sonia Zampini. Sarà visibile fino al 29 settembre secondo gli orari di apertura di Palazzo Medici (tutti i giorni dalle ore 9 alle 18,00 escluso il mercoledì).
L’evento conclude una trilogia di mostre iniziata nel 2009 con “A occhi chiusi”, inaugurata sempre a Palazzo Medici Riccardi, per proseguire poi con la mostra “Passi sospesi”, del 2010 presentata al Centro Espositivo Antonio Berti di Sesto Fiorentino.
“In ascolto” individua un viaggio metafisico per immagini che parte dall’osservazione sensibile della realtà esterna per diventare poi voce intima, introspettiva, in grado di narrare e dunque precedentemente di ascoltare la materia sensibile ed emotiva del se e di ciò che si pone all’esterno di noi.
“La fotografia di Angela Chiti segue una traiettoria sensibile dello sguardo, depura costantemente le immagini dalla loro struttura apparente per mostrare un’identità altra, celata dal suo stesso mostrarsi, che rivela la materia recondita del conoscere. I soggetti delle opere sono allora dettagli, ombre, particolari di forme tratte da immagini che ci circondano con la loro esplicita visibilità.” (Sonia Zampini).
Angela Chiti vive a Sesto Fiorentino (Firenze).?Dopo aver compiuto studi linguistici, si è diplomata alla Scuola Internazionale di Fotografia F64 di Luciano Ricci a Firenze.?Ha lavorato per il teatro, realizzato diversi réportages in Italia e all'estero, concentrandosi particolarmente sul ritratto. Ha collaborato per molti anni con l'Istituto Ernesto de Martino, documentandone le numerose iniziative svolte nell'ambito della ricerca sulla musica e la cultura popolare.?Le sue immagini sono state oggetto di una tesi realizzata nel 1996 da Maria Teresa Giancoli all'Hunter College, NYC (USA) riguardante uno studio sui fotografi italiani contemporanei. Ha esposto sia in Italia che all'estero e sue immagini fanno parte di collezioni private.
L’evento conclude una trilogia di mostre iniziata nel 2009 con “A occhi chiusi”, inaugurata sempre a Palazzo Medici Riccardi, per proseguire poi con la mostra “Passi sospesi”, del 2010 presentata al Centro Espositivo Antonio Berti di Sesto Fiorentino.
“In ascolto” individua un viaggio metafisico per immagini che parte dall’osservazione sensibile della realtà esterna per diventare poi voce intima, introspettiva, in grado di narrare e dunque precedentemente di ascoltare la materia sensibile ed emotiva del se e di ciò che si pone all’esterno di noi.
“La fotografia di Angela Chiti segue una traiettoria sensibile dello sguardo, depura costantemente le immagini dalla loro struttura apparente per mostrare un’identità altra, celata dal suo stesso mostrarsi, che rivela la materia recondita del conoscere. I soggetti delle opere sono allora dettagli, ombre, particolari di forme tratte da immagini che ci circondano con la loro esplicita visibilità.” (Sonia Zampini).
Angela Chiti vive a Sesto Fiorentino (Firenze).?Dopo aver compiuto studi linguistici, si è diplomata alla Scuola Internazionale di Fotografia F64 di Luciano Ricci a Firenze.?Ha lavorato per il teatro, realizzato diversi réportages in Italia e all'estero, concentrandosi particolarmente sul ritratto. Ha collaborato per molti anni con l'Istituto Ernesto de Martino, documentandone le numerose iniziative svolte nell'ambito della ricerca sulla musica e la cultura popolare.?Le sue immagini sono state oggetto di una tesi realizzata nel 1996 da Maria Teresa Giancoli all'Hunter College, NYC (USA) riguardante uno studio sui fotografi italiani contemporanei. Ha esposto sia in Italia che all'estero e sue immagini fanno parte di collezioni private.
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