Una Chimera del Novecento. Il Leone di Monterosso di Arturo Martini
![La Chimera di Arturo Martini La Chimera di Arturo Martini](http://www.arte.it/foto/600x450/92/67249-Martini_La-Chimera.jpg)
La Chimera di Arturo Martini
Dal 27 Luglio 2017 al 31 Ottobre 2017
Arezzo
Luogo: Casa Museo di Ivan Bruschi
Indirizzo: corso Italia 14
Orari: 10-13 / 14-18. Chiuso il lunedì
Curatori: Lucia Mannini, Anna Mazzanti
Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 6
Telefono per informazioni: +39 0575 354126
E-Mail info: casamuseobruschi@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.fondazioneivanbruschi.it
è stata inaugurata questo pomeriggio presso la Casa Museo di Ivan Bruschi la mostra UnaChimera del Novecento – Il Leone di Monterosso di Arturo Martini, realizzata dalla Fondazione Ivan Bruschi con la collaborazione del Comune di Firenze e del Museo Novecento di Firenze, a cura di Lucia Mannini e Anna Mazzanti.
All’apertura dell’esposizione, che sarà visibile fino al 31 ottobre 2017, sono intervenuti, oltre alle principali autorità cittadine e alle curatrici, l’Amministratore Delegato Silvano Manella e il nuovo Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi, Carlo Sisi.
"La mostra riveste un'importanza particolare per la Banca, anche perché riporta all'attenzione come il territorio dell'Etruria abbia mantenuto nella storia più antica, ma anche moderna, eccellenze e miti come quello della Chimera" ha dichiarato Silvano Manella, Amministratore Delegato di Nuova Banca Etruria, ora Gruppo UBI Banca. "Poter continuare a valorizzare la nostra Fondazione con eventi culturali come questo che hanno una forte componente didattica e informativa, rientra nella volontà del nostro Istituto di aprirsi al dialogo e al confronto con chi vive in questa città e nelle aree vicine".
“L’esposizione percorre la fortuna visiva della civiltà etrusca nel Novecento attraverso un’angolatura inedita: il tema della Chimera veicolato dal celebre capolavoro etrusco. Si espone un’opera emblematica in tal senso, eseguita dal caposcuola di questa tendenza, lo scultore Arturo Martini, attorno alla quale si è creato un percorso di contestualizzazione storico-artistico e iconografico. La scultura bronzea della Chimera ha da sempre assunto un valore simbolico. Se poco sappiamo della sua storia antica, fin dal suo ritrovamento ad Arezzo alla metà del Cinquecento è divenuta emblema del potere. Il materiale documentario presente in mostra e il materiale iconografico riprodotto nei pannelli richiamano anche le valenze simboliche assunte dalla Chimera nel corso del Novecento” - dichiarano le curatrici della mostra Anna Mazzanti e Lucia Mannini.
“La mostra rappresenta una convergenza di studiosi, come Martini e Schifano, e di istituzioni, che vuole prefigurare un metodo di ricerca e di dialogo con i visitatori già attuato dalla Fondazione ed oggi confermato, aggiungendovi l’auspicio di ulteriori occasioni di indagine e di eventi che speriamo capaci di attrarre l’attenzione di un pubblico sempre più ampio e qualificato” - ha affermato Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi.
L’esposizione allestita a Casa Bruschi è incentrata sul celebre bronzo di Arturo Martini, Il Leone di Monterosso: chiaramente ispirato al grande precedente etrusco, al quale lo accomuna anche il materiale, il capolavoro di Martini è posto al centro di un percorso documentario che vuole riportare attenzione sul valore simbolico che nel corso del Novecento ha avuto la Chimera etrusca, e non solo per Arezzo. La mostra è articolata attraverso cinque temi: la riscoperta degli etruschi nel Novecento; la Chimera di Arezzo e la sua fortuna nel Novecento con la veicolazione dell’immagine attraverso le riviste, la fortuna critica e storica; Arturo Martini e il suo Leone; altri scultori ispirati dalla Chimera: Mirko Basaldella, Marcello Mascherini e la Chimera di Mario Schifano realizzata a Firenze nel 1985 al tempo del ‘Progetto Etruschi’.
Nell’anno in cui anche la Minerva di Arezzo torna nella sua terra, una mostra dossier porta l’attenzione su un altro grande simbolo artistico della cultura etrusca aretina, la Chimera, presa a spunto per una riflessione sulla sua fortuna novecentesca. Sarà infatti possibile visitare l’esposizione a Casa Bruschi e l’esposizione “Minervae Signum” presente alla Fraternita dei Laici di Arezzo, con un unico biglietto al costo di 8 euro, acquistabile sia presso la Fraternita che presso la Casa Museo e la Galleria Ivan Bruschi.
Questo percorso alla scoperta dei tesori etruschi sarà ripreso e sviluppato nel prossimo autunno anche da un’esposizione organizzata dal Museo Archeologico di Arezzo.
Per tutta la durata della mostra Una Chimera del Novecento – Il Leone di Monterosso di Arturo Martini, la Fondazione Bruschi organizza visite guidate, conversazioni in mostra, percorsi didattici per scuole e famiglie.
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