Grazie alla frequentazione del circolo di artisti che si riuniscono attorno al mecenate Giovanni Carlo Doria, Giulio Benso accede all'Accademia del Nudo e alla bottega di Giovanni Battista Paggi. Conosce, inoltre, artisti che rivoluzionano lo stile della pittura genovese in senso barocco, come Giulio Cesare Procaccini. Lavora soprattutto in Liguria, ma gode di fama anche all'estero, in Francia e in Germania. Negli anni '40 del Seicento realizza il suo capolavoro, gli affreschi nel presbiterio e nell'abside della chiesa dell'Annunziata del Vastato a Genova. Collabora con Domenico Piola in commissioni come quella per l’oratorio dell’Annunziata di Spotorno, dove trionfa il barocco genovese.