Spada di San Maurizio
La spada si presenta con il suo fodero originale in ottimo stato di conservazione: la lama perfettamente affilata, a doppio filo, l’elsa rivestita di tela, già bianca. Ciò è dovuto al fatto che l’oggetto, almeno a partire dal Quattrocento, fu ritenuto una tra le più importanti reliquie di Casa Savoia: la spada di S. Maurizio, comandante della Legione Tebea e martire (III secolo d. C.), divenendo uno dei simboli stessi dell’identità storica e militare della dinastia sabauda.
Il sacro reperto, dall’abbazia di Agauno (oggi Saint Maurice, Svizzera), ove il santo fu decapitato insieme ai compagni, venne trasferito a Torino nel 1591 e conservato nella Cappella della SS. Sindone sino all’esposizione in Armeria nel 1858.
La forma della lama e dell’impugnatura, con il pomo leggermente allungato, detto a “noce del Brasile”, permettono di collocare la spada nella prima metà del Duecento, grazie al confronto con esemplari simili in vari musei.
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