Piazza del Popolo
Roma, Piazza Del Popolo
- Dove: Roma, Piazza Del Popolo
- Indirizzo: Piazza del Popolo
- Telefono: +39 06 0608
- Apertura: Sempre aperto
- Trasporti: Metro: linea a (fermata Flaminio)
Tram: linea 2 (fermata Flaminio)
autobus: linee 117 (fermata corso - Popolo), 628, n25 - Durata Visita: 1 ora circa
DESCRIZIONE:
Ultima grande sistemazione urbanistica dell’età papale, realizzata da Giuseppe Valadier all’inizio dell’800. Nella piazza confluisce il tridente di vie Ripetta, Corso, Babuino, mentre sul lato opposto lo spazio è chiuso dalla porta del Popolo, principale accesso alla città da nord. L’obelisco centrale è quello di Ramses II, che Augusto pose nel Circo Massimo e che fu sistemato qui all’epoca di Sisto V da Domenico Fontana (1589), mentre le vasche e i leoni in stile egizio sono aggiunte di Valadier (1823). Prima della salita al Pincio è la splendida chiesa di Santa Maria del Popolo.
Ultima grande sistemazione urbanistica dell’età papale, realizzata da Giuseppe Valadier all’inizio dell’800. Nella piazza confluisce il tridente di vie Ripetta, Corso, Babuino, mentre sul lato opposto lo spazio è chiuso dalla porta del Popolo, principale accesso alla città da nord. L’obelisco centrale è quello di Ramses II, che Augusto pose nel Circo Massimo e che fu sistemato qui all’epoca di Sisto V da Domenico Fontana (1589), mentre le vasche e i leoni in stile egizio sono aggiunte di Valadier (1823). Prima della salita al Pincio è la splendida chiesa di Santa Maria del Popolo.
DA SAPERE: Le modifiche volute da Alessandro VII Chigi, tra cui l’inserimento delle due chiese gemelle all’imbocco del tridente, furono realizzate in vista del grandioso ingresso a Roma di Cristina di Svezia (1655).
Secondo la tradizione fu l’artista Benvenuto Cellini che nel maggio del 1527, difendendo la porta del Popolo durante il Sacco di Roma, scagliò un dardo uccidendo il capo delle truppe tedesche, Carlo III di Borbone.
Secondo la tradizione fu l’artista Benvenuto Cellini che nel maggio del 1527, difendendo la porta del Popolo durante il Sacco di Roma, scagliò un dardo uccidendo il capo delle truppe tedesche, Carlo III di Borbone.
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