Nell'Antiquarium degli scavi dall'11 settembre al 31 maggio
Gioielli, mosaici e arredi preziosi. A Pompei i tesori sotto i lapilli "rivivono" in una mostra
Il bracciale d'oro indossato da una delle vittime dell'eruzione. Courtesy of Parco Archeologico di Pompei
Samantha De Martin
11/09/2017
Napoli - La devastante immagine della morte, scolpita con il suo tetro incedere nella forma dei calchi di due adulti e un bambino, spezza bruscamente il colorato incanto di affreschi, gioielli e lussureggianti giardini, preziose testimonianze di una raffinata gioia di vivere.
Quella che la mostra Tesoro sotto i lapilli. Arredi, affreschi e gioielli dall'Insula Occidentalis offre, è una testimonianza del gusto, tipicamente romano, di abitare fastose dimore.
Dall'11 settembre al 31 maggio, la Casa del Bracciale d'Oro - uno dei più noti edifici appartenenti al grandioso complesso delle ville urbane dell'Insula Occidentalis, chiuso da decenni al pubblico e oggi non visitabile per interventi di restauro e valorizzazione che lo renderanno presto fruibile - svela ai visitatori parte delle pitture parietali e dei suoi ricchi arredi.
Il grandioso complesso di ville urbane dell’Insula Occidentalis si colloca nell’estremità occidentale della città antica, su quattro terrazze panoramiche che digradano scenograficamente verso il mare.
Nel suo incedere tra affreschi, arredi e mosaici, il visitatore viene catapultato in un contesto di raffinata bellezza caratterizzata da pitture, richiami letterari, mosaici pavimentali con marmi colorati e spettacolari giochi d’acqua.
Gli oggetti in mostra, accolti nell'Antiquarium degli scavi di Pompei, provengono da quella casa che deve il suo nome a un grande bracciale in oro dal peso di 610 grammi, indossato da una delle vittime dell'eruzione. Il prezioso monile, tra gli oggetti del percorso espositivo, è caratterizzato da due teste di serpente affrontate che reggono tra le fauci un disco con il busto della dea Selene.
I calchi di due adulti e un bambino travolti dall'eruzione mentre cercavano riparo nel sottoscala all'interno della casa, e ancora una cassettina in legno e bronzo con 40 monete d'oro e 175 in argento, che qualcuno avrà pensato di portare con sé nel tentativo di mettersi in salvo, sono alcune delle grandiose testimonianze, esposte in mostra, che raccontano quella drammatica fuga, nel 79 d.C.
A questi resti di morte si affiancano tuttavia gioiose allusioni al tema delle unioni matrimoniali felici, come si evince dai raffinati affreschi delle Nozze di Alessandro e Rossane e di Arianna e Dioniso a Nasso che ornavano il grande triclinio della casa.
Il monumentale ninfeo, rivestito da mosaici policromi in pasta vitrea, conchiglie e schiuma di lava, suggerisce invece l’idea di una grotta e riflette la moda dell’epoca.
Dopo il rientro dal Grand Palais di Parigi, dove è stata al centro di una mostra dal 15 marzo al 24 luglio, la grande parete affrescata con scene di giardino, sempre proveniente dalla casa del Bracciale d’Oro, è invece eccezionalmente esposta all’Antiquarium di Boscoreale, anche per esigenze di spazio.
Il verde brillante dell'edera vibra tra la palma, la rosa, il viburno e l'oleandro, e si mescola al colore degli uccelli in volo su una vegetazione lussureggiante, in un contesto di grande suggestione.
Leggi anche:
• La pittura della Casa del Bracciale d'Oro risplende di notte
• Pompei restituisce la tomba di un illustre personaggio
• Luci, voci e suoni dal passato. Così Pompei rivive di notte
Quella che la mostra Tesoro sotto i lapilli. Arredi, affreschi e gioielli dall'Insula Occidentalis offre, è una testimonianza del gusto, tipicamente romano, di abitare fastose dimore.
Dall'11 settembre al 31 maggio, la Casa del Bracciale d'Oro - uno dei più noti edifici appartenenti al grandioso complesso delle ville urbane dell'Insula Occidentalis, chiuso da decenni al pubblico e oggi non visitabile per interventi di restauro e valorizzazione che lo renderanno presto fruibile - svela ai visitatori parte delle pitture parietali e dei suoi ricchi arredi.
Il grandioso complesso di ville urbane dell’Insula Occidentalis si colloca nell’estremità occidentale della città antica, su quattro terrazze panoramiche che digradano scenograficamente verso il mare.
Nel suo incedere tra affreschi, arredi e mosaici, il visitatore viene catapultato in un contesto di raffinata bellezza caratterizzata da pitture, richiami letterari, mosaici pavimentali con marmi colorati e spettacolari giochi d’acqua.
Gli oggetti in mostra, accolti nell'Antiquarium degli scavi di Pompei, provengono da quella casa che deve il suo nome a un grande bracciale in oro dal peso di 610 grammi, indossato da una delle vittime dell'eruzione. Il prezioso monile, tra gli oggetti del percorso espositivo, è caratterizzato da due teste di serpente affrontate che reggono tra le fauci un disco con il busto della dea Selene.
I calchi di due adulti e un bambino travolti dall'eruzione mentre cercavano riparo nel sottoscala all'interno della casa, e ancora una cassettina in legno e bronzo con 40 monete d'oro e 175 in argento, che qualcuno avrà pensato di portare con sé nel tentativo di mettersi in salvo, sono alcune delle grandiose testimonianze, esposte in mostra, che raccontano quella drammatica fuga, nel 79 d.C.
A questi resti di morte si affiancano tuttavia gioiose allusioni al tema delle unioni matrimoniali felici, come si evince dai raffinati affreschi delle Nozze di Alessandro e Rossane e di Arianna e Dioniso a Nasso che ornavano il grande triclinio della casa.
Il monumentale ninfeo, rivestito da mosaici policromi in pasta vitrea, conchiglie e schiuma di lava, suggerisce invece l’idea di una grotta e riflette la moda dell’epoca.
Dopo il rientro dal Grand Palais di Parigi, dove è stata al centro di una mostra dal 15 marzo al 24 luglio, la grande parete affrescata con scene di giardino, sempre proveniente dalla casa del Bracciale d’Oro, è invece eccezionalmente esposta all’Antiquarium di Boscoreale, anche per esigenze di spazio.
Il verde brillante dell'edera vibra tra la palma, la rosa, il viburno e l'oleandro, e si mescola al colore degli uccelli in volo su una vegetazione lussureggiante, in un contesto di grande suggestione.
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