Conclusa la prima fase del progetto di riqualificazione che ha coinvolto le sale 2 e 7, oltre ai disegni del Codice Atlantico di Leonardo
Nuova luce sulla Pinacoteca Ambrosiana
Sandro Botticelli, Madonna del Padiglione, Tempera su tavola, Ø 65 cm | © Barbara Bonomelli
L.S.
10/07/2015
Milano - La Pinacoteca Ambrosiana ha presentato il nuovo progetto illuminotecnico, studiato per restituire antico splendore ai suoi capolavori. Dall’11 luglio il rinnovato allestimento consentirà pertanto una migliore fruizione delle sale e delle opere in mostra.
La prima fase del programma appena portato a compimento è stato ideato e curato dall’architetto e lighting designer Alessandro Colombini, e sviluppato da Lumen Center Italia, col sostegno di Banca Centropadana e di E.ON.
I lavori hanno interessato l’illuminazione dello scalone dell’Ambrosiana, dei disegni del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci in Sala Federiciana, e dei dipinti conservati nelle sale 2 e 7, ma l’intervento vedrà presto la riqualificazione dell’intera Pinacoteca, in un’ottica di risparmio energetico e di riduzione dei costi di esercizio.
L’impianto esistente è stato sostituito da 105 sorgenti LED luum® (su 185 totali previste a fine progetto), e le sorgenti luminose di altissima qualità e di ultima generazione, studiate in collaborazione con i maggiori produttori mondiali del settore,sono state inserite in corpi illuminanti appositamente sviluppati per il progetto.
Guidato dall’intenzione di offrire la massima valorizzazione delle opere esposte e consentirne una migliore lettura, un team di esperti ha condotto studi approfonditi della pigmentazione dei dipinti volti a regolare con precisione lo spettro degli apparecchi LED e ottenere un’illuminazione profilata per ogni opera.
Vivo apprezzamento è stato espresso da Monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana: “I nuovi interventi illuminotecnici si sono dimostrati capaci di rinnovare la percezione dei capolavori conservati in Ambrosiana. Ogni opera è resa più fruibile e immediatamente intuibile nella forza ispiratrice che l’ha generata. Le calibratissime miscele di luce fredda e calda consentono un’ineguagliabile esaltazione del valore cromatico, garantendo al tempo stesso una perfetta conservazione delle opere pittoriche”.
La prima fase del programma appena portato a compimento è stato ideato e curato dall’architetto e lighting designer Alessandro Colombini, e sviluppato da Lumen Center Italia, col sostegno di Banca Centropadana e di E.ON.
I lavori hanno interessato l’illuminazione dello scalone dell’Ambrosiana, dei disegni del Codice Atlantico di Leonardo da Vinci in Sala Federiciana, e dei dipinti conservati nelle sale 2 e 7, ma l’intervento vedrà presto la riqualificazione dell’intera Pinacoteca, in un’ottica di risparmio energetico e di riduzione dei costi di esercizio.
L’impianto esistente è stato sostituito da 105 sorgenti LED luum® (su 185 totali previste a fine progetto), e le sorgenti luminose di altissima qualità e di ultima generazione, studiate in collaborazione con i maggiori produttori mondiali del settore,sono state inserite in corpi illuminanti appositamente sviluppati per il progetto.
Guidato dall’intenzione di offrire la massima valorizzazione delle opere esposte e consentirne una migliore lettura, un team di esperti ha condotto studi approfonditi della pigmentazione dei dipinti volti a regolare con precisione lo spettro degli apparecchi LED e ottenere un’illuminazione profilata per ogni opera.
Vivo apprezzamento è stato espresso da Monsignor Franco Buzzi, prefetto della Biblioteca Ambrosiana: “I nuovi interventi illuminotecnici si sono dimostrati capaci di rinnovare la percezione dei capolavori conservati in Ambrosiana. Ogni opera è resa più fruibile e immediatamente intuibile nella forza ispiratrice che l’ha generata. Le calibratissime miscele di luce fredda e calda consentono un’ineguagliabile esaltazione del valore cromatico, garantendo al tempo stesso una perfetta conservazione delle opere pittoriche”.
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