Il sito già posto sotto vigilanza, sarà integrato nei circuiti turistici

La foresta amazzonica restituisce un antico cimitero Chapapoyas

Un cimitero Chapapoyas
 

Ludovica Sanfelice

01/12/2013

Gli archeologi sono in festa per il ritrovamento di 35 sarcofagi nella foresta amazzonica a nord del Perù. Lo ha annunciato il ministero del Commercio estero e del Turismo che ha spiegato come la scoperta sia avvenuta sulla montagna del Tigre, nella provincia di Bongarà, lo scorso luglio attraverso potenti zoom fotografici. Solo a settembre una spedizione di ricercatori è riuscita a raggiungere il sito collocato nell’incavo di un faraglione quasi inaccessibile, confermando la presenza di un gruppo di casse alte appena 70 centimetri, che secondo gli esperti avrebbero costituito un cimitero di bambini dell’alta gerarchia Chapapoyas, potente civiltà che abitò l’area andina delle foreste nebbiose tra l’800 e il 1550 d.C. e che subì le conquiste di Incas e spagnoli.

I Chachapoyas avevano grande rispetto per i defunti e osservavano due modalità di sepoltura: i sarcofagi appunto (tombe singole con forma umana), e i mausolei destinati alle tombe collettive. Entrambe le soluzioni erano caratterizzate dalla dislocazione all’interno di caverne naturali o sacavate su pendici difficili da raggiungere e perciò spesso ben conservate.

La notizia del ritrovamento non è stata divulgata subito per contrastare i saccheggi, ma Manuel Cabañas López, direttore regionale del suddetto ministero ha confermato che già si lavora ad un disegno che valorizzi e protegga il sito e integri l’area nei circuiti turistici. Contando il bottino della nuova scoperta, salgono a 325 i sarcofagi rinvenuti nella zona. Gli ultimi reperti tuttavia si distinguono per la loro inconsueta esposizione ad ovest.


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