L'anziano collezionista si dichiara però disposto a collaborare
Gurlitt riavrà alcune opere requisite in attesa di trovare i legittimi proprietari
La "Donna seduta" di Matisse restituita agli eredi del collezionista Paul Rosenberg
E. Bramati
09/04/2014
Nel febbraio 2012 l'anziano Cornelius Gurlitt, figlio di un importante mercante d'arte tedesco del secolo scorso, venne ritrovato in possesso di 1.280 capolavori, di cui 500 sospetti di essere stati confiscati in epoca nazista in quanto testimonianze di "arte degenerata".
Lo Stato aveva sequestrato tutte le opere in attesa di restituirle ai proprietari precedenti o agli eredi, spesso parenti di collezionisti ebrei. Molti dipinti erano già inseriti nell'elenco Lostart, mentre per altri si sta rivelando estremamente difficile risalire ad un nome.
Inoltre, essendo scaduti i termini per la restituzione automatica di opere requisite durante la Guerra, dovranno essere i proprietari stessi ora a presentare una domanda di restituzione volontaria.
In attesa che ciò si verifichi, alcune opere di provenienza incerta sono state restituite a Gurlitt, che pur dichiarandosi innocente si è dimostrato disposto a collaborare con le autorità, restituendo già la celebre "Donna seduta" di Matisse e altri dipinti.
Lo Stato aveva sequestrato tutte le opere in attesa di restituirle ai proprietari precedenti o agli eredi, spesso parenti di collezionisti ebrei. Molti dipinti erano già inseriti nell'elenco Lostart, mentre per altri si sta rivelando estremamente difficile risalire ad un nome.
Inoltre, essendo scaduti i termini per la restituzione automatica di opere requisite durante la Guerra, dovranno essere i proprietari stessi ora a presentare una domanda di restituzione volontaria.
In attesa che ciò si verifichi, alcune opere di provenienza incerta sono state restituite a Gurlitt, che pur dichiarandosi innocente si è dimostrato disposto a collaborare con le autorità, restituendo già la celebre "Donna seduta" di Matisse e altri dipinti.
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