Santuario di Santa Maria Maggiore
Trieste, Via del Collegio 6
- Dove: Trieste, Via del Collegio 6
- Indirizzo: Via del collegio 6
- E-Mail: madonnadellasalutetrieste@gmail.com
- Telefono: +39 040 632920
- Apertura: Mercoledì e venerdì dalle 9 alle 11
DESCRIZIONE:
Unico esemplare tra gli edifici religiosi di Trieste, in stile barocco, la chiesa di Santa Maria Maggiore, detta dei Gesuiti, è legata alla presenza, in città, della Compagnia di Gesù.
La sua costruzione, da parte dei Padri gesuiti, giunti nel capoluogo friulano nel 1619, era finalizzata alla cura delle anime. Nel 1627 fu posta la prima pietra, mentre la consacrazione avvenne soltanto nel 1682 a edificio non ancora ultimato. L'interno seicentesco della chiesa viene attribuito al gesuita modenese Giacomo Briani. Al padre Andrea Pozzo, pittore e teorico della prospettiva, sarebbe da ricondurre la scenografica e monumentale facciata settecentesca, realizzata dopo il 1690,tripartita da gruppi di lesene sormontati da capitelli di ordine ionico che sostengono un frastagliato cornicione.
La cappella a destra dell'altare maggiore è dedicata alla Madonna della Salute, al centro della devozione popolare triestina. Alle pareti delle navate laterali si possono ammirare le 14 stazioni della Via Crucis dipinta da Carlo Wostry.
Sotto la chiesa è possibile visitare i Sotterranei dei Gesuiti, affascinanti cunicoli percorsi da iscrizioni, nicchie, cripte, dalla camera rossa, luogo scelto, secondo la tradizione, dall'inquisitore per i suoi interrogatori, alla sala delle iscrizioni, con i graffiti degli antichi visitatori ottocenteschi.
Unico esemplare tra gli edifici religiosi di Trieste, in stile barocco, la chiesa di Santa Maria Maggiore, detta dei Gesuiti, è legata alla presenza, in città, della Compagnia di Gesù.
La sua costruzione, da parte dei Padri gesuiti, giunti nel capoluogo friulano nel 1619, era finalizzata alla cura delle anime. Nel 1627 fu posta la prima pietra, mentre la consacrazione avvenne soltanto nel 1682 a edificio non ancora ultimato. L'interno seicentesco della chiesa viene attribuito al gesuita modenese Giacomo Briani. Al padre Andrea Pozzo, pittore e teorico della prospettiva, sarebbe da ricondurre la scenografica e monumentale facciata settecentesca, realizzata dopo il 1690,tripartita da gruppi di lesene sormontati da capitelli di ordine ionico che sostengono un frastagliato cornicione.
La cappella a destra dell'altare maggiore è dedicata alla Madonna della Salute, al centro della devozione popolare triestina. Alle pareti delle navate laterali si possono ammirare le 14 stazioni della Via Crucis dipinta da Carlo Wostry.
Sotto la chiesa è possibile visitare i Sotterranei dei Gesuiti, affascinanti cunicoli percorsi da iscrizioni, nicchie, cripte, dalla camera rossa, luogo scelto, secondo la tradizione, dall'inquisitore per i suoi interrogatori, alla sala delle iscrizioni, con i graffiti degli antichi visitatori ottocenteschi.
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