Sala degli Alabardieri
Caserta,
- Dove: Caserta,
DESCRIZIONE:
La prima anticamera dell’Appartamento, progettato da Luigi Vanvitelli (1700-1773) per il re e completata dal figlio Carlo (1739-1821), è decorata nella volta dall’affresco con Le armi di Casa Borbone sostenute dalle virtù (1789) di Domenico Mondo (1723-1806), il cui bozzetto preparatorio è conservato al Museo del Louvre. Sulle pareti decorazioni in stucco con trofei e armi eseguite dagli scultori Angelo Brunelli (1740-1806) e Andrea Calì (1775 ca.-1877) tra il 1786 e il 1789.
Gli otto busti muliebri in scagliola, collocati come sovrapporte, raffigurano allegorie delle Arti e sono opera dello scultore Tommaso Bucciano (1757-1830).
L’arredo è costituito da consolles e sgabelli di manifattura napoletana della seconda metà del Settecento. Sulle consolles sono esposti i busti in marmo raffiguranti le regine che si sono succedute sul trono del Regno delle Due Sicilie: il busto di Maria Carolina d’Asburgo vestita all’antica, col capo coronato da un diadema decorato con un giglio borbonico a rilievo; il ritratto in marmo di Carrara di Maria Isabella, Infanta di Spagna e seconda moglie di Francesco I di Borbone; il busto di Maria Cristina di Savoia, prima moglie di Ferdinando II di Borbone; infine, il busto di Maria Sofia di Wittelsbach, moglie di Francesco II di Borbone ed ultima regina delle Due Sicilie.
Anche questa sala, come la successiva, è illuminata da lampadari in bronzo dorato del XIX secolo e presenta un pavimento in cotto decorato con tecnica ad encausto a finto marmo.
La prima anticamera dell’Appartamento, progettato da Luigi Vanvitelli (1700-1773) per il re e completata dal figlio Carlo (1739-1821), è decorata nella volta dall’affresco con Le armi di Casa Borbone sostenute dalle virtù (1789) di Domenico Mondo (1723-1806), il cui bozzetto preparatorio è conservato al Museo del Louvre. Sulle pareti decorazioni in stucco con trofei e armi eseguite dagli scultori Angelo Brunelli (1740-1806) e Andrea Calì (1775 ca.-1877) tra il 1786 e il 1789.
Gli otto busti muliebri in scagliola, collocati come sovrapporte, raffigurano allegorie delle Arti e sono opera dello scultore Tommaso Bucciano (1757-1830).
L’arredo è costituito da consolles e sgabelli di manifattura napoletana della seconda metà del Settecento. Sulle consolles sono esposti i busti in marmo raffiguranti le regine che si sono succedute sul trono del Regno delle Due Sicilie: il busto di Maria Carolina d’Asburgo vestita all’antica, col capo coronato da un diadema decorato con un giglio borbonico a rilievo; il ritratto in marmo di Carrara di Maria Isabella, Infanta di Spagna e seconda moglie di Francesco I di Borbone; il busto di Maria Cristina di Savoia, prima moglie di Ferdinando II di Borbone; infine, il busto di Maria Sofia di Wittelsbach, moglie di Francesco II di Borbone ed ultima regina delle Due Sicilie.
Anche questa sala, come la successiva, è illuminata da lampadari in bronzo dorato del XIX secolo e presenta un pavimento in cotto decorato con tecnica ad encausto a finto marmo.
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