Palazzo della Mercanzia
Bologna, Piazza della Mercanzia, 4
- Dove: Bologna, Piazza della Mercanzia, 4
- Indirizzo: Piazza della Mercanzia, 4
- Telefono: Tel. 051 6093111. Fax 051 6093451
- Apertura: accesso limitato all'ingresso / gruppi solo su richiesta
- Trasporti: Bus n. 11 – 13 – 14 – 19 – 20 – 25 – 27 – 29 – 30 – a – B.
- Durata Visita: 1 ora e 30 minuti circa
DESCRIZIONE:
Oggi sede della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Bologna, il Palazzo della Mercanzia (o Foro dei Mercanti) fu costruito tra il 1384 al 1391 su progetto di Antonio di Vincenzo (che già lavorava a San Petronio) e Lorenzo Bagnomarino. Essi realizzarono il palazzo, adibito a dogana, accorpando tre case di proprietà del comune e edificando una loggia per lo scarico delle merci. Costruita in pietra d’Istria e laterizio, la facciata porticata presenta due ampi archi ogivali sormontati da due bifore gotiche, tra le quali si innesta un piccolo balcone in marmo traforato (coperto da cuspide) dal quale i giudici dei mercanti leggevano le sentenze al popolo radunato al suono della campana (detta Lucardina). Nel 1949 l’edificio fu parzialmente ricostruito a causa di una bomba inesplosa fatta brillare dai Tedeschi.
Oggi sede della Camera di Commercio, Industria, Agricoltura e Artigianato di Bologna, il Palazzo della Mercanzia (o Foro dei Mercanti) fu costruito tra il 1384 al 1391 su progetto di Antonio di Vincenzo (che già lavorava a San Petronio) e Lorenzo Bagnomarino. Essi realizzarono il palazzo, adibito a dogana, accorpando tre case di proprietà del comune e edificando una loggia per lo scarico delle merci. Costruita in pietra d’Istria e laterizio, la facciata porticata presenta due ampi archi ogivali sormontati da due bifore gotiche, tra le quali si innesta un piccolo balcone in marmo traforato (coperto da cuspide) dal quale i giudici dei mercanti leggevano le sentenze al popolo radunato al suono della campana (detta Lucardina). Nel 1949 l’edificio fu parzialmente ricostruito a causa di una bomba inesplosa fatta brillare dai Tedeschi.
DA SAPERE: secondo la tradizione, i rei di fallimento doloso venivano legati davanti al pilastro centrale della loggia ed esposti alla pubblica gogna.
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