Museo dell’Arte Ceramica
Ascoli Piceno, Piazza San Tommaso 11
- Indirizzo: Piazza San Tommaso 11
- E-Mail: info@ascolimusei.it
- Telefono: +39 0736 298213
- Apertura: da martedì a venerdì
 10.30 - 12.30 e 15 - 17
Sabato, domenica, festivi e prefestivi 10 - 13 e 15 - 17
chiuso lunedì - Costo: intero € 3, ridotto € 2
DESCRIZIONE:
Inaugurato nel 2007, il Museo dell’Arte Ceramica è ubicato al fianco della chiesa romanica di San Tommaso. Nei suggestivi ambienti e nel chiostro hanno trovato posto le ricche collezioni comunali e i preziosi manufatti concessi in deposito dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e dalla famiglia Matricardi.
Il museo è articolato in cinque sezioni che consentono di ripercorrere le vicende della produzione ceramica ad Ascoli Piceno, dai bacini in maiolica arcaica risalenti al XV secolo, alle produzioni dell’Otto e Novecento: vasi, piatti, urne, caffetterie, tazze realizzate dalla manifattura Paci (1808-1856), e dalla manifatture Matricardi (1920-1929) e Fama. Nella sezione dedicata al legato di Antonio Ceci (medico e collezionista ascolano) donato nel 1920 al Comune di Ascoli, sono conservati oggetti delle manifatture di Deruta, Faenza, Montelupo, Savona e Genova. Di notevole importanza è la sezione dedicata alla serie di mattonelle dipinte dai maggiori artisti castellani Francesco e Carlo Antonio Grue e Berardino Gentili, provenienti dal convento ascolano di Sant’Angelo Magno. Il Museo dispone di un attrezzatissimo laboratorio corredato di tornio e forni.
Inaugurato nel 2007, il Museo dell’Arte Ceramica è ubicato al fianco della chiesa romanica di San Tommaso. Nei suggestivi ambienti e nel chiostro hanno trovato posto le ricche collezioni comunali e i preziosi manufatti concessi in deposito dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno e dalla famiglia Matricardi.
Il museo è articolato in cinque sezioni che consentono di ripercorrere le vicende della produzione ceramica ad Ascoli Piceno, dai bacini in maiolica arcaica risalenti al XV secolo, alle produzioni dell’Otto e Novecento: vasi, piatti, urne, caffetterie, tazze realizzate dalla manifattura Paci (1808-1856), e dalla manifatture Matricardi (1920-1929) e Fama. Nella sezione dedicata al legato di Antonio Ceci (medico e collezionista ascolano) donato nel 1920 al Comune di Ascoli, sono conservati oggetti delle manifatture di Deruta, Faenza, Montelupo, Savona e Genova. Di notevole importanza è la sezione dedicata alla serie di mattonelle dipinte dai maggiori artisti castellani Francesco e Carlo Antonio Grue e Berardino Gentili, provenienti dal convento ascolano di Sant’Angelo Magno. Il Museo dispone di un attrezzatissimo laboratorio corredato di tornio e forni.
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