Museo civico di Sansepolcro
Sansepolcro, Via Niccolò Aggiunti 65
- Indirizzo: Via niccolo aggiunti 65
- E-Mail: museocivico@comune.sansepolcro.ar.it
- Telefono: +39 0575 732218
- Apertura: dal 16 Settembre al 14 Giugno
10-13 / 14.30-18
dal 15 Giugno al 15 Settembre
10-13.30 / 14.30-19
Giorni di chiusura: 25 dicembre, 1 Gennaio - Costo: intero € 8, ridotto € 5
DESCRIZIONE:
Il Museo fu istituito inizialmente come Pinacoteca negli anni Venti del Novecento ma la formazione della ricca collezione artistica ha inizio molti secoli prima.
Già dal XVI secolo il governo cittadino coinvolse a più riprese vari artisti chiamati a decorare il Palazzo Comunale.
La collezione ha inizio con l’affresco della Resurrezione di Piero della Francesca, simbolo di Sansepolcro, affrescato intorno al 1460 nella sala dei Conservatori del Palazzo della Residenza.
Nella seconda metà del Cinquecento il Comune chiamò i Bassano, famosi pittori veneti assai operosi a Sansepolcro, a decorare la Cappella della Residenza. In quel secolo furono acquistate opere di Raffaellino del Colle e Leonardo Cungi.
Nel corso del Seicento, la collezione si arricchì delle incisioni di Cherubino Alberti. Nel 1846, entrò a fare parte del patrimonio il San Ludovico, staccato dalle pareti del Palazzo Pretorio.
A seguito delle soppressioni leopoldine e napoleoniche degli ordini religiosi, fra la fine del 1700 e il primo decennio del 1800, la collezione del Museo si andò costituendo come una sperimentale galleria di opere d’arte. La crescente volontà di conservare e tutelare il patrimonio artistico cittadino sostenne il trasferimento nelle sale del Palazzo della Residenza di opere che correvano “il pericolo di deperimento”; ci si riferiva in particolar modo ai dipinti conservati nella chiesa di Santa Chiara, di Sant’Agostino e al polittico della Madonna della Misericordia entrata far parte della Pinacoteca Civica nel 1901.
L'attuale allestimento risale al 1975, ma è stato ampliato e modificato nel 1985-88 e con altri lavori effettuati dal 1994 al 1998. Questi hanno permesso il recupero di alcuni ambienti sotterranei dove è stata allestita un'esposizione di reperti archeologici.
Il Museo fu istituito inizialmente come Pinacoteca negli anni Venti del Novecento ma la formazione della ricca collezione artistica ha inizio molti secoli prima.
Già dal XVI secolo il governo cittadino coinvolse a più riprese vari artisti chiamati a decorare il Palazzo Comunale.
La collezione ha inizio con l’affresco della Resurrezione di Piero della Francesca, simbolo di Sansepolcro, affrescato intorno al 1460 nella sala dei Conservatori del Palazzo della Residenza.
Nella seconda metà del Cinquecento il Comune chiamò i Bassano, famosi pittori veneti assai operosi a Sansepolcro, a decorare la Cappella della Residenza. In quel secolo furono acquistate opere di Raffaellino del Colle e Leonardo Cungi.
Nel corso del Seicento, la collezione si arricchì delle incisioni di Cherubino Alberti. Nel 1846, entrò a fare parte del patrimonio il San Ludovico, staccato dalle pareti del Palazzo Pretorio.
A seguito delle soppressioni leopoldine e napoleoniche degli ordini religiosi, fra la fine del 1700 e il primo decennio del 1800, la collezione del Museo si andò costituendo come una sperimentale galleria di opere d’arte. La crescente volontà di conservare e tutelare il patrimonio artistico cittadino sostenne il trasferimento nelle sale del Palazzo della Residenza di opere che correvano “il pericolo di deperimento”; ci si riferiva in particolar modo ai dipinti conservati nella chiesa di Santa Chiara, di Sant’Agostino e al polittico della Madonna della Misericordia entrata far parte della Pinacoteca Civica nel 1901.
L'attuale allestimento risale al 1975, ma è stato ampliato e modificato nel 1985-88 e con altri lavori effettuati dal 1994 al 1998. Questi hanno permesso il recupero di alcuni ambienti sotterranei dove è stata allestita un'esposizione di reperti archeologici.
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