Duomo di Pisa (Cattedrale di Santa Maria Assunta)

Pisa, Piazza dei Miracoli

 
  • Dove: Pisa, Piazza dei Miracoli
  • Indirizzo: Piazza dei Miracoli
  • E-Mail: info@opapisa.it
  • Telefono: +39 050 83 5011/12
  • E-Mail prenotazioni: bigliettionline@opapisa.it
  • Apertura: dicembre e gennaio
    Tutti i giorni: ore 10 - 12.45 / 14 - 17
    dal 22 dicembre al 6 gennaio 10 - 18

    novembre e febbraio
    Tutti i giorni: ore 10 - 12.45 / 14 - 17
    1° novembre 13 - 16.30

    Marzo
    Tutti i giorni: ore 10 - 18 (dal 30 marzo 10 - 20)
    dal 23 al 29 marzo 10 - 19

    da aprile a settembre
    Tutti i giorni: ore 10 - 20

    ottobre
    Tutti i giorni: ore 10 - 19 (dal 1° al 4 ottobre 10 - 20)
    dal 27 al 31 ottobre 10 - 18
  • Costo: ingresso gratuito
    Per visitare solo la cattedrale ritirare alla cassa il tagliando valido per un massimo di due persone. Per la preghiera l'accesso è sempre consentito presso la cappella del SS. Sacramento.
 
DESCRIZIONE:
Fondata nel 1064 grazie al bottino che i Pisani riportarono dal saccheggio di Palermo e dalle imprese antisaracene di Reggio, Sardegna e Bona, la Cattedrale di Santa Maria testimonia il prestigio raggiunto dalla Repubblica marinara di Pisa al suo apogeo. Lo dimostra il fatto che la chiesa fu eretta fuori dalla cinta muraria, a simboleggiare un potere che non temeva minacce.
Il Duomo fu edificato in due fasi, rispettivamente legate agli architetti Buscheto, autore dell’impianto originario con corpo basilicale a cinque navate, transetto a tre navate e cupola sulla crociera; e Rainaldo che progettò il prolungamento dell’edificio e creò la facciata che presenta cromie a contrasto bianco e nere, e un uso insistito di materiali di reimpiego provenienti da monumenti di età romana, a ribadire la grandezza di Pisa.
La cucitura tra la navata di Buscheto e il prolungamenti di Rainaldo, a causa degli stessi cedimenti del suolo che conferiscono alla torre campanaria l’inclinazione per cui è nota in tutto il mondo, mostra dissesti e differenze di livello.
Numerosi orientalismi rintracciabili negli elementi decorativi e nella pianta ellittica della cupola di ispirazione moresca arricchiscono il complesso che è cambiato per effetto delle ripetute campagne di restauro che si sono succedute nel corso delle diverse epoche: dai primi radicali interventi per riparare i danni provocati dal terribile incendio del 1595, fino a quelli che nell’Ottocento comportarono la sostituzione di copie alle sculture originali oggi custodite al Museo dell’Opera del Duomo.
Delle importanti commissioni che andarono a integrare l’arredo della Cattedrale nella prima metà del Trecento rimangono la decorazione musiva dei catini absidali che deve a Cimabue la figura di San Giovanni Evangelista (1302 ca.); il nuovo pulpito (1302-1310) di Giovanni Pisano; e un monumento sepolcrale smembrato dell’imperatore Arrigo VII (1315), un tempo al centro dell’abside.
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