Fabio Isman
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Fabio Isman, nato a Monza da famiglia triestina, vive a Roma; per 40 anni a Il Messaggero, ha lavorato al Piccolo e al Gazzettino. In Italia e all’estero, ha seguito le guerre “dei sei giorni” (1967) e in Libano (1982); la morte di Mitterrand e l’elezione di Chirac; l’omicidio di Rabin; i viaggi di Pertini, Cossiga e Scalfaro, la nomina di otto Governi e due Papi; i processi di Piazza Fontana, lo scandalo Lockheed, le Fosse Ardeatine, “Mani pulite”.
Dal 1980 si dedica ai Beni culturali. Ha firmato 32 libri, anche sui restauri e la tutela. Scrive sul Giornale dell’Arte, The Art Newspaper, Art e dossier, Bell’Italia. Da Skira ha pubblicato I Predatori dell’arte perduta, il saccheggio dell’archeologia in Italia (2009), l’unico studio sulla Grande Razzia e lo scavo clandestino, dal 1970, di un milione di reperti nel Paese, spesso finiti in grandi musei.