Luca Giordano
Napoli 14/10/1634 - Napoli 12/01/1705
Fu noto anche col soprannome di "Luca Fapresto" (Luca fai presto) per la straordinaria velocità con la quale portava a termine i suoi lavori. Formatosi probabilmente a Napoli nella bottega di Jusepe de Ribera, visitò Roma per studiare l’arte di Michelangelo, Raffaello, Polidoro da Caravaggio e i Carracci. Le prime importanti committenze napoletane risalgono agli inizi del settimo decennio del ‘600, con la realizzazione delle tele per gli altari laterali della Chiesa di Santa Maria de Pianto a Napoli, con il San Gennaro intercede per la cessazione della peste e i Santi protettori di Napoli adorano il Crocifisso (1662). Nel 1665 soggiornò a Venezia, ospite del marchese Agostino Fonseca, dove si confrontò con le opere di Veronese, Tintoretto e Tiziano. In Spagna si recò su richiesta del re Carlo II d’Asburgo, lavorando alle volte dell’Escalera e della chiesa del Monastero dell’Escorial (1693-94), agli affreschi del Casón nel Palazzo Reale del Buen Retiro a Madrid, e alla decorazione della sacrestia della cattedrale di Toledo, con le scene della Vergine che impone la pianeta a san Ildefonso e di San Giovanni Evangelista che scrive l'Apocalisse (1698). Tra le sue opere principali si ricordano inoltre la decorazione della cupola della Cappella Corsini in Santa Maria del Carmine a Firenze (1682) e gli affreschi con Il trionfo di Giuditta nella Cappella del Tesoro Nuovo della Certosa di San Martino a Napoli (1704). Trascorse gli ultimi anni nella città natale dove proseguì la sua fertile attività fino alla morte sopraggiunta il 23 gennaio del 1705.
Le opere
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Chiesa di San Gregorio Armeno
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Chiesa di San Filippo Neri (o dei Girolamini)
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Natività di Maria, Presentazione al Tempio, Adorazione dei Pastori e il Sogno di Giuseppe
Chiesa dei Santi Apostoli -
Chiesa della Pietà dei Turchini (Incoronatella)