Domenico Gargiulo (Micco Spadaro)
Napoli 1609 ca - Napoli 1675
Artista di spicco della pittura barocca napoletana, deve il suo soprannome al mestiere del padre, fabbricante di spade. Si formò presso la bottega di Aniello Falcone, dove conobbe Salvator Rosa che lo indirizzò verso una rappresentazione realistica del paesaggio, ottenuta tramite lo studio dal vero della campagna di Napoli. Spadaro mostrò subito un particolare talento nella raffigurazione di scene cittadine affollate di personaggi (ispirate dalle stampe dai dipinti di Jacques Callot), che gli valse la stima del noto mercante e collezionista fiammingo Gaspar Roomer. Altrettanto importante fu il rapporto di committenza con i monaci della Certosa di San Martino, iniziato con la decorazione della cappellina del Tesoro e del Coro dei Conversi (Paesaggio con la caduta della manna e scene della Vita dei certosini, 1637-40), e concluso vent’anni più tardi con la tela del Rendimento di grazie dopo lo scampato pericolo della peste (1657). Tra le sue opere più celebri si segnalano l’Eruzione del Vesuvio (1631), la Rivolta di Masaniello e l’Uccisione di don Giuseppe Carafa (1647).