Gioacchino Assereto

Genova 1600 - Genova 1649

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La sua formazione avviene nella città natale, presso il Borzone e l’Ansaldo, ma soprattutto presso l’Accademia della casa di G. Carlo Doria. Qui conosce Giulio Cesare Procaccini del quale assimila le novità in termini di ricerca spaziale. E’ un pittore schivo, che si allontana dalla sua città solo per il doveroso viaggio a Roma, nel 1639, da cui torna molto deluso. Non riceve molte commissioni pubbliche: due soli affreschi all’Annunziata e a palazzo Ayrolo Negrone e poche pale d’altare. Le opere realizzate dopo il 1640 sono tra i massimi capolavori della pittura genovese del ‘600. In uno spazio compresso, la gestualità efficacissima delle mani genera un pathos privo di patetismo ma dalla straordinaria forza espressiva ed emotiva.



Le opere