Palazzo Pitti
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Palazzo Pitti, Firenze.
Il palazzo fu iniziato dal banchiere e mercante fiorentino Luca Pitti nella zona di “Bogoli” (da cui Boboli) nel 1458. Acquistato nel 1549 da Eleonora di Toledo e Cosimo I, divenne sede della corte medicea. L’ampliamento e la ristrutturazione, iniziata da Bartolomeo Ammannati nel 1588, furono continuate da Giulio e Alfonso Parigi nel XVII secolo. L’aspetto attuale è caratterizzato da due corpi di fabbrica sporgenti che abbracciano il piazzale, chiamati “rondò”. È il più grande palazzo fiorentino: la facciata è lunga 205 metri e alta, nel settore centrale, 36. È sede di alcuni dei più importanti musei fiorentini.
Segnalato da: Benedetto Benedetti (Ricercatore)
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