Domenico Beccafumi
Montaperti 1486 - Siena 1551
Figlio di un contadino al servizio del notabile Lorenzo Beccafumi, fu messo a bottega da quest’ultimo, che ne aveva intuito le potenzialità e da cui in seguito prese il cognome. La sua formazione si aggiornò presto sulle opere dei contemporanei e ebbe una svolta con il viaggio a Firenze e a Roma (1510 – 1512). Nel giovanile Trittico della Trinità a Siena si palesano già le caratteristiche del suo stile: i violenti contrasti cromatici e il movimento inquieto delle figure. L’artista fornì anche diversi cartoni per le tarsie marmoree del pavimento della Cattedrale di Siena; nel 1529 gli furono commissionati gli affreschi per Palazzo Pubblico e nel 1535 quelli per l’abside del Duomo. Tra le opere più importanti si ricordano la Discesa al Limbo (1530-35) e la Natività della Vergine (1440-43) alla Pinacoteca senese; ancora, per il pavimento del Duomo, lo splendido riquadro con il Sacrificio d'Isacco, di notevole effetto per l’uso di tasselli marmorei di diverse tonalità. L’artista si cimentò anche nella scultura con l’esecuzione degli otto Angeli reggi-candelabro in bronzo per la Cattedrale.