Innocenzo di Pietro Francucci (Innocenzo da Imola)
Imola 1484 - Bologna 1550
Figlio dell’orafo Pietro, Innocenzo si forma prima alla bottega paterna e poi, tra il 1509 e 1514, a Firenze sotto la direzione artistica di Mariotto Albertinelli e Gaspare Sacchi, con i quali le affinità stilistiche risultano evidenti. Tra il 1515 e il 1517 è di nuovo a Imola, dove apre una propria bottega e firma due importanti pale: la Vergine col Bambino e i santi Sebastiano, Rocco, Cosma e Damiano per la chiesa arcipretale di Bagnara (1515) e la Madonna con il Bambino e i santi Apollinare e Caterina e un vescovo, per Sant’Apollinare a Casola Valsenio (1516). Dello stesso periodo sono la Madonna in trono fra i santi Cassiano e Pier Crisologo e il Battesimo di Cristo, in cui si nota l’influenza dallo stile di Raffaello. Nel 1517 ottiene di affrescare il coro notturno del convento olivetano di San Michele in Bosco, e, nello stesso anno, viene chiamato a Bologna a realizzare numerose opere per Giovanni Battista Bentivoglio. Nel 1526 realizza la pala per il duomo di Faenza e dal 1527 al 1530 lavora alla Pala Bazzolini raffigurante la Madonna col Bambino, santi e l'arcangelo Gabriele con Tobia (Pinacoteca di Forlì), dove il linguaggio classicista desunto da Raffaello e Giulio Romano raggiunge la sua piena maturità espressiva. probabilmente terminata nel 1530., di cui alcune per la chiesa di Santa Maria dei Servi. Tra le ultime opere bolognesi ricordano la pala con lo Sposalizio di Santa Caterina, per la cappella Scardova in San Giacomo Maggiore (1536), e l’affine pala con lo Sposalizio della Vergine, per la chiesa di Santa Maria dei Servi.
Le opere
-
Chiesa di San Salvatore (Santissimo Salvatore)
-
Madonna con il Bambino e San Giovannino
Museo della Basilica di Santo Stefano -
Basilica di Santa Maria dei Servi