Arturo Martini
Treviso 1889 - Milano 1947
Dopo essersi formato a Treviso e Venezia come orafo e ceramista, ha contatti con la cultura europea a Monaco e Parigi (1911). Nel 1914 fa parte della Secessione Romana ed espone alla Mostra Futurista. Nel 1925 è invitato a esporre alla III Biennale Romana; nel 1926 partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia. Nello stesso anno espone alla prima mostra di Novecento ed esporrà anche nella seconda edizione. Nel 1929 viene chiamato alla cattedra di Plastica decorativa all'ISIA di Monza e vi rimane fino all'anno successivo. Nel 1931 riceve il premio per la scultura alla I Quadriennale di Roma; nel 1932 ha una sala personale alla Biennale veneziana. Dal 1937 al 1939 è impegnato in importanti commissioni pubbliche a Milano. Nel 1941 presenta a Milano alla galleria Barbaroux la sua prima mostra di dipinti. Nel 1942 è chiamato a insegnare all'Accademia di Venezia. In opere come Il bevitore (1926), La pisana (1930), La sete (1934) e soprattutto la Donna che nuota sott'acqua (1942) procedette verso una sempre maggiore libertà espressiva. Divenuto lo scultore ufficiale del regime fascista, si occupa di grandi opere celebrative e monumentali.