Alfonso Lombardi

Ferrara 1497 - Bologna 1537

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Svolse l’attività di scultore in stucco e terracotta prima a Ferrara e poi a Bologna, dove si trasferì all’età di vent’anni. A seguito della restaurazione del potere pontificio in questa città realizzò nel 1519 la statua dell’Ercole che abbatte l'Idra di Lerna, una terracotta dipinta in finto bronzo per il Palazzo d'Accursio, e le statue dei Quattro Santi Protettori per il Voltone del Palazzo del Podestà. Sempre a Bologna realizza per l’oratorio di Santa Maria della Vita la sua opera più importante, il gruppo scultoreo composto da 14 statue in terracotta raffiguranti il Transito della Vergine (1522), in cui fa mostra di conoscere il nuovo stile classicista di Raffaello e Michelangelo. Destinato alla cattedrale bolognese di San Pietro è invece il Compianto sul Cristo morto, di due anni più tardo (1524), mentre del 1530 è il busto dell’imperatore Carlo V, giunto a Bologna per esservi incoronato. Nello stesso periodo Alfonso realizza alcune formelle per il portale sinistro della basilica di San Petronio e lavora ai bassorilievi della predella marmorea dell’Arca di San Domenico (Storie della vita del Santo, Adorazione dei Magi), nella basilica omonima (1531), per la quale avevano già lavorato Nicola Pisano, Michelangelo e Niccolò dell’Arca. Dopo aver ricevuto importanti commissioni da diverse città emiliane, fu portato a Roma dal cardinale Ippolito de’ Medici per eseguirvi i ritratti del padre Giuliano de' Medici e del papa Clemente VII. Alla morte del cardinale Ippolito (1535) Alfonso tornò a Bologna e vi restò fino alla morte, avvenuta nel 1537.

Biografia di Silvia Pedone



Le opere