180 immagini della più grande retrospettiva del maestro, considerato da molti il più rappresentativo tra i fotografi italiani. “Il mio lavoro non è assolutamente artistico” racconta Berengo Gardin “e non ci tengo a passare per un artista. L’impegno stesso del fotografo non dovrebbe essere artistico, ma sociale e civile”.
L’edizione milanese approfondisce con nuove fotografie la serie "Morire di classe", realizzata su commissione di Basaglia, che indaga sulla drammatica situazione dei manicomi in Italia, per cui Berengo Gardin ha realizzato una storica inchiesta, e il lavoro sugli zingari, una ricerca che ha portato il fotografo a vivere in tre campi nomadi.
FOTO
Presso Palazzo Reale la storia del nostro paese nelle immagini di Berengo Gardin
COMMENTI
VEDI ANCHE











