L'arte contemporanea nei luoghi dell'artigianato: Takeawaygallery a Le Artigiane
Dal 15 Gennaio 2016 al 30 Giugno 2016
Roma
Luogo: Le Artigiane
Indirizzo: Torre Argentina 72
Telefono per informazioni: +39 06.68809645
E-Mail info: takeawaygallery@gmail.com
Sito ufficiale: http://www.takeawaygalleryroma.altervista.org/Roma/
Da gennaio a giugno 2016 un nuovo appuntamento interesserà la città di Roma.
Una settimana al mese Le Artigiane accoglierà, anche su proposta della Takeawaygallery, una mostra di arte contemporanea per presentare organizzazioni che generalmente operano in contesti diversi da quello in questione: fuori dal centro storico o in altre città. L’intento è di creare non solo sinergie tra due ambiti ben delineati ma di coinvolgere pubblici distanti per allargare la diffusione della conoscenza delle rispettive discipline.
Takeawaygallery e di Le Artigiane, assieme per un progetto di lunga durata, il cui primo capitolo è stato la mostra Radiate | Diffraction, che ha visto proporre le opere di sette autori: Federica Campochiaro, Anna Del Vecchio, Marco Ercoli, Eduardo Fiorito, Simone Marini, Massimo Nota e Massimo Scognamiglio.
L’esposizione, incentrata sul tema della luce – da quella metaforica della performance Rebirth di Massimo Scognamiglio e dei collage di Massimo Nota a quella simulata di Simone Marini; dagli studi delle sue proprietà sia in pittura che in fotografia rispettivamente di Marco Ercoli e Anna Del Vecchio, ai ritratti emergenti dal buio di Federica Campochiaro, per concludere con la luce “spirituale” di Fiorito – ha occupato il piano superiore del vasto spazio, dove si susseguono ininterrottamente eventi e presentazioni, spesso legati al mondo femminile e al volontariato.
Le Artigiane nasce nel 1999 come bottega virtuale di oggetti artigianali, luogo di confronto tra le tante artefici non solo italiane; pioneristico esempio di come l’imprenditoria possa diventare anzitutto rete, sostegno, sistema. E dal 2010 decide di darsi una sede stabile, trovando per location gli ampi locali in via di Torre Argentina 72. Racconta Livia Carchella: «Nel novembre del ’99 abbiamo messo on-line il portale leartigiane.it rivolto all’artigianato artistico. Abbiamo deciso di lavorare principalmente con le donne perché sono quelle che hanno più difficoltà a produrre, a promuoversi. All’epoca era il primo sito di e-commerce dedicato all’artigianato, oltre ad essere uno dei pochi siti di e-commerce in Italia. In un concorso dell’IBM come migliore idea su internet abbiamo vinto al terzo posto, proprio perché era molto innovativo. Eravamo delle pioniere del web. Due donne che parlano alle donne, e facevamo soprattutto rete perché mettevamo in contatto le artigiane tra di loro, c’era la possibilità di conoscerle, attraverso le vetrine, e di chiedere delle cose particolari rispetto ai prodotti. Poi nel 2003 abbiamo deciso di trasportare il virtuale nel reale iniziando a fare le mostre». Bruna Pietropaoli continua: «sempre cose temporanee, in posti belli, prestigiosi, a Roma, fuori Roma dove mettevamo dentro 60-70 artigiane. Di 3-4 giorni, a Natale per periodi più lunghi. Quando poi l’ultimo dove esponevamo, a San Lorenzo in Lucina, fu affittato a Louis Vuitton, abbiamo pensato di avere uno spazio da gestire. Trovato, abbiamo considerato di fare solo degli eventi, con gli artigiani, il week end. Poi, però, durante la settimana, perché chiudere? Ed è diventato quello che è ora».
Gli artigiani oggi possono esporre direttamente, ritagliandosi una postazione di lavoro, e ancora si organizzano vetrine a tema con prodotti fatti a mano. Ma, mentre il piano inferiore è dedicato esclusivamente a questa attività, il ballatoio sotto il lucernario è diventato una palestra in continuo fermento, in cui ospitare anche workshop, seminari, presentazioni di libri, e, appunto, mostre di arte contemporanea.
La Takeawaygallery, che ha ereditato l’iniziale spirito girovago di Le Artigiane – la sede è uno studio su strada con esposte in modo permanente le opere degli associati, mentre le mostre vengono organizzate esternamente in location sempre differenti – e multidisciplinare, nasce invece a fine 2009. Il suo obbiettivo è di promuovere il lavoro di giovani autori e di aprire parentesi sperimentali nella carriera di artisti già affermati, sempre nell’ottica di divulgare nel modo meno settoriale possibile – grazie a collaborazioni con partner e sedi anche estranee all’ambiente artistico – istanze, pratiche e necessità inerenti la produzione del contemporaneo. Stefano Esposito, fondatore dell’Associazione, spiega: «la volontà è di portare l’arte ovunque, e di lavorare sulla diffusione della cultura. L’arte contemporanea, anche se di autori sconosciuti, è sempre un momento di riflessione, dunque di crescita, e schiude ed aperture improvvise. Ci interessa in particolare la maturazione, attraverso il confronto, di artisti potenzialmente validi ma con un pensiero ancora da formulare pienamente, per questo il nostro spazio è un punto di ritrovo continuo, di discussione e di pianificazione delle idee. Intercettiamo energie dal territorio e le indirizziamo verso esperienze significative. Organizziamo infine mostre per dare la giusta visibilità a percorsi già strutturati e cerchiamo di eliminare il più possibile le barriere tra addetti o meno, infatti molti iscritti sono scultori o pittori o fotografi o critici, ma altrettanti semplici curiosi interessati ad approfondire la conoscenza dell’arte in un ambiente non elitario, confortevole. Ci piace quindi uscire in luoghi non convenzionali e il progetto a Le Artigiane, inaugurato con la nostra Associazione (ma che vedrà ospitati, di volta in volta, su nostro “suggerimento”, altre gallerie o non profit) rientra appieno in questa filosofia di commistione, divulgazione, comprensione».
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