Alyssia Lazin. Revealing
Dal 10 Ottobre 2012 al 04 Novembre 2012
Lucca
Luogo: Lu.C.C.A. Lounge e Underground
Indirizzo: via della Fratta 36
Orari: da martedì a domenica 10-19
Curatori: Maurizio Vanni
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0583 571712
E-Mail info: info@luccamuseum.com
Sito ufficiale: http://www.luccamuseum.com
La sofisticata poetica della realtà quotidiana nella personale della fotografa americana nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground
Svelare inediti lati della realtà leggendola attraverso ottiche altre. È così che, tramite particolari angolature, l'obbiettivo della fotografa americana Alyssia Lazin trasforma le cose che fanno parte della nostra quotidianità in qualcosa di diverso, facendo assumere loro nuove forme e nuovi significati. Le immagini altamente poetiche che ne derivano saranno in mostra nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground dal 9 ottobre al 4 novembre 2012 nella sua personale dal titolo “Revealing”. A presentarle al pubblico, martedì 9 ottobre 2012 alle ore 18,30 ci saranno la stessa artista e il direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, curatore della mostra, che intervisterà la fotografa per scoprire il percorso che l'ha condotta verso questa espressione artistica e approfondire i temi delle sue “visioni fotografiche”.
Viaggiatrice instancabile, Alyssia Lazin attraverso la lente ri-racconta il mondo che la circonda catturando immagini che trasformano gli elementi della realtà in composizioni astratte altamente mistiche e sensuali. “Il segreto dei suoi lavori – scrive Maurizio Vanni – consiste proprio nell’utilizzare codici espressivi alternativi, ottiche non convenzionali, scatti trasversali in grado di farci percepire un particolare della realtà che, decontestualizzato dal suo insieme, perde la consistenza di oggetto diventando un nuovo soggetto da analizzare, un’inedita dimensione da percepire ex novo”. Ne scaturiscono lavori legati a intuizioni personali capaci di decifrare quel senso di mistero che si cela dietro gli oggetti quotidiani o gli ambienti architettonici che perdono la loro sostanza materiale, svelando la loro essenza e la loro anima.
Nei diciassette lavori che saranno in mostra, il provvisorio e l’inatteso si trasformano, in modo naturale e spontaneo, in immagini senza tempo, in strutture compositive che vanno ben oltre l’oggetto di partenza, che superano il dato visivo iniziale per ammiccare a quell’oltre che non può essere connotabile con certezza e con l’utilizzo della sola razionalità. “Alyssia Lazin – conclude Vanni – ci propone un viaggio nell’impero dei sensi, un percorso di scoperta e ri-scoperta di una realtà impercettibile proponendo stoffe e orditi che si aprono come fiori, come colori sciolti nell’acqua, come imprevedibili personaggi, come oggetti meravigliosamente inutili, come il volo di una farfalla che rincorre il proprio essere attraverso il proprio fare. Alyssia ci svela il senso profondo della vita permettendoci di ascoltare il respiro della materia”.
Note biografiche Alyssia Lazin
La passione per la fotografia ha seguito Alyssia Lazin per tutta la sua vita portandola a rapportarsi sia da un lato che dall’altro dell’obbiettivo. Dopo aver completato gli studi universitari a Washington D.C. si trasferisce a New York City dove, scoperta dalla prestigiosa Ford Model Agency, ha iniziato la sua carriera da fotomodella lavorando a livello internazionale e posando per servizi fotografici sulle pagine di noti giornali come Vogue, Harper’s Bazaar, Elle e Mademoiselle. Nel frattempo la frequentazione di numerosi corsi accese in lei un incontenibile interesse per la fotografia e grazie al suo nascente talento artistico, iniziò una serie di riproduzioni di sue foto in serigrafia, in seguito vendute in molte importanti gallerie negli Stati Uniti.
Il suo interesse si riversò successivamente anche in altri campi artistici. Fu infatti selezionata per il corso di grafica presso l’Art and Architecture Department dell’Università di Yale. Ottenuto il diploma in Master of Fine Arts, tornò a Manhattan per fondare insieme ad un compagno universitario il “Lazin e Katalan”, affermato studio di graphic design. Tra i suoi clienti più rinomati spiccano realtà importanti come American Express, IBM, Sony, Goldman Sachs, Tiffany & Co., the Museum of Modern Art, the Metropolitan Museum of Art, nonché il Servizio Postale degli Stati Uniti e l’Università di Harvard. In questo campo ricevette anche molti riconoscimenti, come il premio in Design conferitole dall’American Institute of Graphic Arts.
Il suo studio ha prodotto lavori ricercati e di qualità nel ramo del branding, svariate pubblicazioni e materiali promozionali. Grazie al suo occhio raffinato e attento, unito alla sua conoscenza in ambito fotografico, Alyssia Lazin ha dunque ottenuto grandi risultati nel settore del design. Dopo 25 anni di successo con il suo studio, l’artista ha deciso di dedicarsi in particolare alla fotografia artistica. Alyssia e suo marito, Pavel Kapic, pittore astratto nato a Praga, lavorano attualmente nei loro rispettivi studi di Lucca e Sarasota (Florida).
Svelare inediti lati della realtà leggendola attraverso ottiche altre. È così che, tramite particolari angolature, l'obbiettivo della fotografa americana Alyssia Lazin trasforma le cose che fanno parte della nostra quotidianità in qualcosa di diverso, facendo assumere loro nuove forme e nuovi significati. Le immagini altamente poetiche che ne derivano saranno in mostra nel Lu.C.C.A. Lounge e Underground dal 9 ottobre al 4 novembre 2012 nella sua personale dal titolo “Revealing”. A presentarle al pubblico, martedì 9 ottobre 2012 alle ore 18,30 ci saranno la stessa artista e il direttore del Lu.C.C.A. Maurizio Vanni, curatore della mostra, che intervisterà la fotografa per scoprire il percorso che l'ha condotta verso questa espressione artistica e approfondire i temi delle sue “visioni fotografiche”.
Viaggiatrice instancabile, Alyssia Lazin attraverso la lente ri-racconta il mondo che la circonda catturando immagini che trasformano gli elementi della realtà in composizioni astratte altamente mistiche e sensuali. “Il segreto dei suoi lavori – scrive Maurizio Vanni – consiste proprio nell’utilizzare codici espressivi alternativi, ottiche non convenzionali, scatti trasversali in grado di farci percepire un particolare della realtà che, decontestualizzato dal suo insieme, perde la consistenza di oggetto diventando un nuovo soggetto da analizzare, un’inedita dimensione da percepire ex novo”. Ne scaturiscono lavori legati a intuizioni personali capaci di decifrare quel senso di mistero che si cela dietro gli oggetti quotidiani o gli ambienti architettonici che perdono la loro sostanza materiale, svelando la loro essenza e la loro anima.
Nei diciassette lavori che saranno in mostra, il provvisorio e l’inatteso si trasformano, in modo naturale e spontaneo, in immagini senza tempo, in strutture compositive che vanno ben oltre l’oggetto di partenza, che superano il dato visivo iniziale per ammiccare a quell’oltre che non può essere connotabile con certezza e con l’utilizzo della sola razionalità. “Alyssia Lazin – conclude Vanni – ci propone un viaggio nell’impero dei sensi, un percorso di scoperta e ri-scoperta di una realtà impercettibile proponendo stoffe e orditi che si aprono come fiori, come colori sciolti nell’acqua, come imprevedibili personaggi, come oggetti meravigliosamente inutili, come il volo di una farfalla che rincorre il proprio essere attraverso il proprio fare. Alyssia ci svela il senso profondo della vita permettendoci di ascoltare il respiro della materia”.
Note biografiche Alyssia Lazin
La passione per la fotografia ha seguito Alyssia Lazin per tutta la sua vita portandola a rapportarsi sia da un lato che dall’altro dell’obbiettivo. Dopo aver completato gli studi universitari a Washington D.C. si trasferisce a New York City dove, scoperta dalla prestigiosa Ford Model Agency, ha iniziato la sua carriera da fotomodella lavorando a livello internazionale e posando per servizi fotografici sulle pagine di noti giornali come Vogue, Harper’s Bazaar, Elle e Mademoiselle. Nel frattempo la frequentazione di numerosi corsi accese in lei un incontenibile interesse per la fotografia e grazie al suo nascente talento artistico, iniziò una serie di riproduzioni di sue foto in serigrafia, in seguito vendute in molte importanti gallerie negli Stati Uniti.
Il suo interesse si riversò successivamente anche in altri campi artistici. Fu infatti selezionata per il corso di grafica presso l’Art and Architecture Department dell’Università di Yale. Ottenuto il diploma in Master of Fine Arts, tornò a Manhattan per fondare insieme ad un compagno universitario il “Lazin e Katalan”, affermato studio di graphic design. Tra i suoi clienti più rinomati spiccano realtà importanti come American Express, IBM, Sony, Goldman Sachs, Tiffany & Co., the Museum of Modern Art, the Metropolitan Museum of Art, nonché il Servizio Postale degli Stati Uniti e l’Università di Harvard. In questo campo ricevette anche molti riconoscimenti, come il premio in Design conferitole dall’American Institute of Graphic Arts.
Il suo studio ha prodotto lavori ricercati e di qualità nel ramo del branding, svariate pubblicazioni e materiali promozionali. Grazie al suo occhio raffinato e attento, unito alla sua conoscenza in ambito fotografico, Alyssia Lazin ha dunque ottenuto grandi risultati nel settore del design. Dopo 25 anni di successo con il suo studio, l’artista ha deciso di dedicarsi in particolare alla fotografia artistica. Alyssia e suo marito, Pavel Kapic, pittore astratto nato a Praga, lavorano attualmente nei loro rispettivi studi di Lucca e Sarasota (Florida).
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