Carla Iacono. Melancholia

© Carla Iacono | Carla Iacono, Parco del castello di Ludwigsburg, con vista frontale del palazzo principale.
Dal 25 Gennaio 2019 al 30 Marzo 2019
Genova
Luogo: VisionQuesT 4rosso
Indirizzo: piazza Invrea 4r
Orari: dal martedì al sabato 15-19 e su appuntamento
Curatori: Clelia Belgrado
Telefono per informazioni: +39 010 2464203
E-Mail info: info@visionquest.it
Sito ufficiale: http://www.visionquest.it
“L'umanità deve ritrovare le proprie ali per giungere ad una condizione angelica nella quale tutto èluce e alba.
E comprensione del mondo”
Maurizio Bernardelli Curuz
A differenza dei precedenti lavori di Carla Iacono, basati principalmente sul ritratto, questo è un lavoro di paesaggio ma prosegue il percorso intrapreso con le serie precedenti, incentrate sull’analisi dei riti di passaggio, a partire dal passaggio dall’infanzia all’adolescenza.
E di un rito di passaggio si parla anche in “Melancholia”.
Le immagini sono state scattate durante i viaggi effettuati dall’artista per visitare la figlia Flora, che ha trascorso un anno a Tübingen (Germania) nell’ambito del programma Erasmus.
Si tratta quindi ancora una volta di un lavoro autobiografico, in cui il viaggio è inteso soprattutto nel suo significato archetipico, ovvero processo di individuazione, e come meccanismo di distacco/ritorno.
Il tutto rappresenta, mantenendo quindi una forte valenza autobiografica, il rito di passaggio della separazione.
Come nei panorami simbolico-contemplativi del Romanticismo tedesco il paesaggio è qui metafora dell’anima, ricco di contenuti che trascendono gli aspetti formali dell’immagine e rappresentano stati d’animo che spaziano dall’orgoglio materno alla malinconia ed alla preoccupazione per l’incertezza del futuro.
Il linguaggio è pittorico/fiabesco, secondo lo stile ormai consolidato di Iacono; ci mostra vedute
trasfigurate dal filtro della fantasia: luce, colori, piccoli particolari realizzati a collage (media già utilizzato dall’artista in lavori di installazione ed illustrazione), tra cui i corpi celesti inseriti nei cieli di tutte le vedute, che proiettano il reale in una dimensione più intima ed onirica.
Come nell’omonimo film di Lars Von Trier “Melancholia” da cui è mutuato anche il nome del progetto, i corpi celesti si stagliano sullo sfondo scatenando un senso di spaesamento e sottolineando la dicotomia (tra vulnerabilità e forza) dell'affrontare un futuro incerto.
Come nelle precedenti serie, Iacono non rinunzia a citazioni storico-artistiche, rappresentative di specifici sentimenti o legate ai luoghi visitati durante i viaggi; innanzi tutto il cinema d’autore con i richiami oltre che a Von Trier, anche a Andrej Tarkovskij, Alain Resnais, Gore Verbiski, Karel Zeman; e poi l’arte di Caspar David Friedrich e Dürer, i riferimenti a Eugenia di Leuchtenberg, principessa franco-tedesca a cui apparteneva una delle dimore ritratte, le silhouette di Lotte Reiniger.
Completano la serie fotografica un’installazione ed un “Carnet de Voyage” a soffietto che “svelano” alcune delle fonti iconografiche.
“Melancholia” è innanzi tutto un gesto d’amore da parte dell’artista verso la propria famiglia, e al contempo una riflessione sull’incertezza del futuro, nella speranza che ciascuno senta la responsabilità di dare un proprio contributo per lasciare ai propri figli un mondo migliore, basato sul rispetto per gli altri e l’amore per la cultura.
Carla Iacono Vive e lavora a Genova, utilizzando diversi media tra cui fotografia, collage e installazione.
Il suo lavoro, incentrato sui temi del corpo e della metamorfosi, analizza principalmente il delicato periodo dell’adolescenza e i suoi “riti di passaggio”, visti come straordinario momento di crescita in cui si colloca lo sforzo per raggiungere la propria identità.
Negli ultimi lavori affronta il delicato argomento della strumentalizzazione delle differenze culturali, arricchendo la propria ricerca con riflessioni sulle difficoltà di dialogo che sempre più spesso generano drammatici eventi.
Affascinata dalle contaminazioni tra immagini e testi, ha pubblicato vari libri illustrati con fotografie e collage. I suoi lavori sono pubblicati in numerosi cataloghi di esposizioni in Italia e all’estero e sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui il Musinf (Museo d’Arte Moderna dell’Informazione e della Fotografia) di Senigallia ed il Museo Nazionale del Cinema di Torino.
Tra le mostre recenti le personali “Sguardi attraverso” nell’ambito del Pontremoli Foto Festival 2018 e “Re-velation”, in tour in vari musei italiani tra cui il Museo Diocesano di Genova, il Museo Diocesano Tridentino di Trento, il Museo del Duomo di Fidenza e il Museo Diocesano di Catania.
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