Allievo di Bernini e di Pietro da Cortona a Roma e a Firenze, collabora con quest’ultimo agli affreschi di palazzo Pitti. Tornato in Francia, offre una interpretazione spettacolare e virtuosisitica del barocco romano, per cui ottiene numerose prestigiose commissioni, come i possenti Atlanti che reggono i balconi dell' Hotel de Ville di Tolone. Si reca a Genova la prima volta nel 1660 con lo scopo di acquistare del marmo per le commissioni del ministro francese Fouquet. Ma dopo la caduta in disgrazia di quest'ultimo, la prospettiva di una vivace classe aristocratica in cerca di artisti e la relativa mancanza di scultori capaci di soddisfarne la committenza, lo convinsero a trasferirvisi dal 1661 al 1668. Qui viene soprannominato il “Bernini francese” e lavora a numerosissime commissioni sacre e profane aiutandosi con una nutrita bottega, composta di artigiani in grado di realizzare la sua visione puramente intellettuale della scultura.
Biografia
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Michelangelo Merisi